Ballottaggi: Ferrara alla Lega, Livorno torna a sinistra, M5s vince a Campobasso

I ballottaggi consegnano un risultato clamoroso: il successo del leghista Alan Fabbri a Ferrara, con il 56,8 per cento. Per la prima volta in 74 anni la città emiliana non sarà governata dalla sinistra. Un risultato che fa il paio con quello di Forlì, altra ex roccaforte progressista, conquistata dal civico di centrodestra Gian Luca Zattini, con il 53,1 per cento. Per il leader leghista Matteo Salvini si tratta di “straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi. Abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant’anni”.

In compenso, il Pd riconquista Livorno, con Luca Salvetti, al 63,3 per cento. I dem confermano Prato, Reggio Emilia e Cremona. “Belle vittorie e belle conferme. Grazie a tutte e tutti. Grazie a chi ha combattuto L’alternativa a Salvini c’è ed è un nuovo centrosinistra. E siamo solo all’inizio”. È questo il commento su Twitter del segretario del Pd Nicola Zingaretti.

A Campobasso invece, unico comune in cui correvano a questi ballottaggi, i Cinque stelle, con Roberto Gravina sconfiggono l’alleato di governo Domenica Maria D’Alessandro sostenuta dalla Lega, Fi e Fdi.

“Sono contento perché Campobasso è una città che ha bisogno di rinascere, come tante città del Sud e del Nord, ma non ne faccio un trofeo. Ho visto che i partiti oggi si contavano i trofei”. Lo ha detto il leader pentastellato Luigi Di Maio, commentando la vittoria di Gravina. “Faccio gli auguri a Roberto e a tutti gli italiani che si sono svegliati sindaci”.

Stamattina, Di Maio, ai microfoni di Radio Cusano Campus, ha detto che il M5s è “un po’ vittima della nostra stessa fissazione. Per anni abbiamo detto che non dovevamo avere un’organizzazione. Le cose arrivano a me come capo politico e basta, ma un’organizzazione serve. Dobbiamo dare un’organizzazione al Movimento in modo che ci siano ruoli, responsabilità e progetti. Questo sarà il lavoro dei prossimi mesi”.

L’affluenza è stata in netto calo: meno 16 punti rispetto a due settimane fa. Il risultato è stato appunto un calo vistoso dell’affluenza alle urne, ovunque consistente, da nord a sud. A Livorno si è registrata la netta vittoria del candidato di centrosinistra, con il giornalista Luca Salvetti, che così ha riconquistato la città che aveva perso cinque anni fa, quando fu espugnata dai pentastellati con il sindaco Filippo Nogarin.

Nell’altra sfida decisiva, a Ferrara, per la prima volta dal dopoguerra il centrosinistra ha perso la città: il leghista Alan Fabbri è il nuovo sindaco dopo aver superato al ballottaggio il candidato del Pd, Aldo Modonesi. A Prato, il sindaco uscente Matteo Biffoni del Pd, riconferma la poltrona che gli veniva insediata da Daniele Spada del centrodestra. Al contrario a Biella, il candidato di Lega e centrodestra Claudio Corradino ha avuto la meglio, per pochi punti percentuali, su Donato Gentile, sostenuto da alcune liste civiche. Testa a testa anche a Rovigo dove, vince sul filo di lana il candidato del centrosinistra, Edoardo Gaffeo, tallonato da Monica Gambardella, sostenuta da Lega e centrodestra.

Anche a Cremona, ha vinto il candidato del centrosinistra, Gianluca Galimberti che ha superato il candidato sostenuto da Lega FI e FdI, Carlo Salvatore Malvezzi. Al contrario il centrodestra unito ha strappato Vercelli al centrosinistra: Andrea Corsaro, già sindaco dal 2004 al 2014, ha ottenuto il 54 per cento dei consensi contro il 45 per cento della sindaca uscente di centrosinistra, Maura Forte. Ad Avellino, dove la sfida era tutta interna al centrosinistra, ha vinto Gianluca Festa, sostenuto da alcune liste civiche di centrosinistra, seguito da Luca Cipriano sostenuto da Pd e liste civiche. A Reggio Emilia il sindaco uscente, Luca Vecchi, che per un soffio non era riuscito a riconfermare la poltrona al primo turno, lo ha fatto ieri con una maggioranza schiacciante: il 63,3 per cento.

A Forlì invece, il centrodestra ha conquistato la città al centrosinistra con Gian Luca Zavattini che ha superato il Pd Giorgio Calderoni. A Foggia, invece, ha vinto il candidato di centrodestra Franco Landella. A Potenza, il candidato del centrodestra unito Mario Guarente ha avuto la meglio, per un’incollatura, il civico Valerio Tramutoli. A Verbania, Silvia Marchionini del centrosinistra ha battuto per un soffio il rivale Giandomenico Albertella, candidato dal centrodestra.

Aggiornato il 10 giugno 2019 alle ore 13:25