Fca-Renault, Di Maio: “Fallita per interventismo Stato”

venerdì 7 giugno 2019


Per Luigi Di Maio, la mancata fusione Fca-Renault è “colpa dell’interventismo dello Stato”. Il ministro dello Sviluppo economico, intervenendo a Radio 24, ha motivato l’assenza del governo gialloverde sul dossier. “La Francia – ha detto il leader grillino – non ha fatto bella figura. Noi, anche se in contatto con Fca, abbiamo rispettato una operazione di mercato. Neanche Renault è contenta dell’interventismo dello Stato francese. Se si fa mercato, una grande azienda parla con la sua omologa, non è che interferiscono ministri e presidenti della Repubblica”.

Ma il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire, in un’intervista a Le Figaro, pubblicata dal Corriere della Sera e da Repubblica, ha dichiarato che “Fca ha deciso di ritirare la sua offerta e io rispetto la sua scelta. Questa operazione rappresentava una bella opportunità industriale e questo rimane. Elkann ha svolto il suo ruolo di presidente di Fca ha voluto procedere celermente quando a noi invece serviva più tempo per assicurare un progetto il cui impatto industriale e tecnologico poteva essere considerevole. Ognuno è rimasto fedele alla sua logica, nessuno merita di essere criticato”.

Secondo Le Maire, “lo Stato, azionista di riferimento di Renault, aveva fissato delle condizioni da rispettare. Siamo stati chiari sin dall’inizio, esigendo degli impegni sulla tutela dei posti di lavoro e dei siti industriali”, elenca, “abbiamo chiesto inoltre garanzie sulla governance e la nostra prima esigenza era che questa fusione fosse siglata nel quadro dell’alleanza tra Renault e Nissan. Noi non abbiamo voluto prendere nessun rischio, né per l’alleanza né per Renault”.

Quanto alla presenza forte dello Stato sul dossier, ha affermato: “Che cosa avrebbero detto se avessimo svenduto gli interessi industriali della Francia? Che cosa avrebbero detto se non avessimo tenuto contro delle preoccupazioni del nostro partner giapponese? La situazione attuale è che lo Stato possiede il 15 per cento della Renault. E deve assumersi le sue responsabilità”.

Intanto, l’opposizione attacca frontalmente il governo grillo-leghista. Per Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, “Di Maio dice che il governo francese, entrando a gamba tesa nella fusione tra Fca e Renault, ha fatto una brutta figura. Come dargli torto? Peccato che in questa vicenda il governo italiano, che sta nazionalizzando tutto il possibile, a partire da Alitalia e dal parmigiano, si sia comportato da liberista a sua insaputa con Di Maio nelle vesti di una figurina”.

Sulla mancata fusione dice la sua anche l’ex premier Matteo Renzi, attraverso la sua e-news agli iscritti del Pd. “Purtroppo – ha scritto il senatore Pd – siamo sommersi da banalità e pregiudizi: se solo si potesse discutere di cose serie, anche in Italia. E invece qui, anziché parlare di intelligenza artificiale, dobbiamo confrontarci con la stupidità naturale di una leadership politica che non tocca palla su nulla, dai dossier europei all’operazione Fiat Renault. Tornerà prima o poi il tempo della qualità, della competenza, del merito. Nel frattempo speriamo che questi non facciano troppi danni”.


di Duilio Vivanti