Europee, nuovo dialogo tra Salvini e il Cavaliere

Il Carroccio e i pentastellati vivono la campagna elettorale come un conflitto quotidiano. Ma ora c’è di più. Luigi Di Maio teme un ritorno di fiamma tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Per queste ragioni, il leader grillino “richiama” il ministro dell’Interno. “Troppa tensione nelle piazze. Invito ad abbassare i toni”. Per il vicepremier pentastellato, intervistato da Repubblica, “c’è una tensione sociale palpabile come non si avvertiva da anni. Nelle piazze è tornata una divisione tra estremismi che non fa bene a nessuno. Con Salvini non si tratta di litigare. Semplicemente, sono una persona moderata: quando l’asticella si sposta troppo come accadde a Verona, dove c’era gente che andava dicendo che la donna deve stare a casa a pulire, o quando vedo sui social il ministro dell’Interno che imbraccia un fucile, allora dico la mia. Ogni volta che io vedrò delle derive di ultradestra o scomposte, lo dirò. Prima delle elezioni europee e anche dopo. Il M5s è un argine alle derive di questo Paese sia quelle corruttive che a quegli atteggiamenti che alimentano tensioni nel Paese. Da quattro mesi è cambiato qualcosa nell’atteggiamento della Lega. Prima la Lega aveva posizioni molto più moderate”.

Dal Carroccio sono lapidari: “L’unica novità sono le minacce di morte a Salvini”. Intanto, lunedì 20 maggio andrà in scena l’ultimo Consiglio dei ministri prima del voto europeo. E la fibrillazione è palpabile. Salvini chiede alla Farnesina un fondo ad hoc per “incentivi ai Paesi che si dimostrano collaborativi nel rimpatrio dei clandestini’.

Ma la replica di Di Maio sposta l’attenzione su un altro “fronte”. Quello dell’antiberlusconismo. Tant’è vero che è atteso per oggi il testo ufficiale sul conflitto d’interessi. Di Maio assicura che “non ci sarà incompatibilità per chi ha un patrimonio oltre i 10 milioni. Non è un crimine essere ricchi in questo Paese”.

La mossa pentastellata è evidente: cercare di impedire un riavvicinamento tra il Cavaliere e Salvini. Ma il ministro dell’Interno, intervistato nel programma di Rai Due Povera patria, non ha dubbi: “In Europa penso potremo combattere sullo stesso fronte con Berlusconi”. Dal canto suo, il leader di Forza Italia, nella stessa trasmissione, ribadisce la propria convinzione. “La nostra missione di cambiare l’Europa – sostiene il Cavaliere – parte dal cambiamento delle alleanze del Ppe con la sinistra europea, bisogna cambiare e costruire una alleanza con i conservatori, anche con Orbán e Salvini, sperando che si accorgano che da soli non possono incidere su nulla. Con me nel Ppe riusciremo a fare il centrodestra europeo che lasci l’alleanza con il Pse”.

Il Blog delle stelle ne approfitta per attaccare l’alleato leghista. “Noi siamo di un’altra pasta. Ognuno è artefice del proprio destino. Se la Lega vuole strizzare l’occhio a Berlusconi, è libera di farlo. Per fortuna al governo c’è un contratto e si rispetta quello”.

In mattinata su Facebook Di Maio è tranchant. “Sento di continue telefonate tra la Lega e Berlusconi. Non so cosa ne pensiate voi, ma la coerenza a casa mia un valore ce l’ha. Il Cavaliere è il passato e chi vuole far finta di non ricordare faccia pure. Noi non ce li dimentichiamo i danni che ha fatto, non ci dimentichiamo le prese per i fondelli, i ‘ristoranti pieni’ mentre l’Italia stava cadendo in una crisi economica pesantissima”.

Aggiornato il 14 maggio 2019 alle ore 13:17