Basilicata, trionfa il centrodestra di Bardi

Anche la Basilicata va al centrodestra. Il 68enne ex generale della Finanza Vito Bardi ottiene il 42,2 per cento e si aggiudica la presidenza della Regione. Staccatissimo è Carlo Trerotola del centrosinistra, al 33,1 per cento, a quasi dieci punti. Segue Antonio Mattia al 20,3 per cento, per il M5s, che resta primo partito. Il centrodestra ha espugnato, dopo 24 anni, una roccaforte del centrosinistra. Un Vito Bardi emozionato sostiene che la “Basilicata sia pronta per il cambiamento. Abbiamo scritto la storia. Dopo tanti anni di governo di centrosinistra, il centrodestra ha scelto la via del riscatto per questa terra. Nella mia agenda al primo posto ci sarà il lavoro”. L’affluenza è del 53,58 per cento, 6 punti in più del 47,60 per cento del 2013, quando si è votato in due giorni.

Dopo Molise, Abruzzo e Sardegna, il centrodestra a trazione leghista (19 per cento), Forza Italia (9,15 per cento) e Fratelli d’Italia (5,82 per cento) riporta l’ennesimo successo alla Regionali. Con tutta evidenza, a fare le spese dell’esperimento del governo gialloverde sono esclusivamente i grillini. Il M5s registra il 20,39 per cento, a fronte di un 44 per cento riportato appena un anno fa alle Politiche.

Eppure, Luigi Di Maio minimizza. Il vicepremier sottolinea che in Basilicata il MoVimento 5 stelle sia “la prima forza politica. È più forte di prima, passando dall’8 per cento delle Regionali del 2013 a oltre il 20 per cento. È un risultato che conserviamo con grande senso di responsabilità verso il Paese, senza esultanze da stadio. Noi abbiamo un simbolo, una lista. E andiamo avanti così!”. Il Pd, invece, registra l’ennesima sconfitta. Il partito si ferma intorno al 9 per cento, perdendo 13 punti rispetto alle regionali 2013. L’effetto Nicola Zingaretti, due volte in regione negli ultimi sette giorni, non c’è stato.

Silvio Berlusconi è raggiante. Anche perché Bardi è stato indicato proprio da Forza Italia. “Evviva – esulta il Cavaliere – la Basilicata si è data finalmente un buon governo!”. Ma il vero vincitore è, ancora una volta, Matteo Salvini. Il vicepremier leghista festeggia su Twitter: “Grazie – twitta –. La Lega in un anno triplica i voti, vittoria anche in Basilicata! 7 a 0, saluti alla sinistra e ora si cambia l’Europa”.

Più tardi, nel corso della conferenza stampa in via Bellerio, a Milano, cerca di rassicurare l’alleato di governo grillino: “Se qualche osservatore o analista pensa che io abbia convenienza a far saltare il governo, dico di no. Non ho incassi personali o partitici. Il mio orizzonte dura quattro anni e tre mesi. Non ci sono lusinghe che possano farmi cambiare idea”. Eppure, Salvini non rinuncia a lanciare una stilettata a Virginia Raggi: “La settimana scorsa – sostiene – a Roma facevo due passi in pieno centro e mi sono trovato in compagnia di tre topazzi così. E ci sono gabbiani più aggressivi degli pterodattili. Che ci sia qualcosa che non funziona è evidente”.

Il voto in Basilicata secondo Marina Sereni, responsabile Enti locali Pd, “ribadisce, con il crollo del M5s, il riproporsi di un nuovo bipolarismo, con un centrodestra guidato dalla Lega di Salvini e un centrosinistra che conferma la sua netta ripresa rispetto alle Politiche. A pochi giorni dal voto c’erano quattro candidati e sembrava impossibile per noi recuperare. La strada è ancora lunga, ma è quella giusta: cambiare, ricostruire e radicare una nuova alleanza”.

Aggiornato il 25 marzo 2019 alle ore 18:42