Ponte Morandi, l’avvocatura dello Stato accusa Autostrade

Sul crollo del Ponte Morandi, l’avvocatura dello Stato attacca Autostrade. La memoria difensiva presentata al Tar della Liguria dai due noti avvocati dello Stato Anna Maria Bonomo e Giuseppe Novaresi (per conto della presidenza del Consiglio, del ministero delle Infrastrutture e del commissario) è lunga 32 durissime pagine. Un vero e proprio atto d’accusa. “C’è un’indagine penale in corso – si legge nel documento – ci sono gravi ipotesi di reato, c’è un sequestro penale perché sono morte 43 persone, tra le quali anche un bambino di 8 anni, che quel giorno andavano a lavorare, partivano o ritornavano da una vacanza, e su quel ponte vivevano serenamente un tratto della loro vita ed avrebbero avuto, loro sì, il diritto di continuare a farlo, e Aspi avrebbe avuto, soprattutto, il dovere di consentirglielo”.

Autostrade ha presentato una serie di ricorsi alla magistratura amministrativa. Contro il decreto Genova nel punto in cui prevede la nomina del commissario straordinario Marco Bucci, contro il decreto del commissario straordinario che prevede “modalità di affidamento dei lavori delle forniture e dei servizi relativi alla demolizione del Ponte Morandi ed alla costruzione del nuovo ponte” e contro il decreto del commissario “sull’approvazione delle specifiche tecniche propedeutiche all’avvio di una consultazione di mercato finalizzata all’instaurazione di una procedura negoziata senza pubblicazione di bando avente ad oggetto l’appalto dei lavori di demolizione del ponte Morandi e di ricostruzione”. E anche contro il decreto del commissario che fissa i termini per la manifestazione delle offerte.

Secondo gli avvocati dello Stato, “Autostrade deve affrontare questa realtà e deve misurarsi con la concretezza della situazione in essere per farci capire, a prescindere dai contenuti del decreto Genova, che sostanzialmente è l’unico atto che vuole impugnare, come e soprattutto quando potrebbe essere in grado anche solo di avvicinarsi ai monconi del ponte per demolirlo e ricostruirlo. E soprattutto di quale potrebbe essere il giorno iniziale dei fantasmagorici tempi di ricostruzione che ha indicato”. Vale a dire, cinque mesi.

Aggiornato il 14 febbraio 2019 alle ore 13:29