Migranti, barcone con 100 persone: interviene Conte

Ieri cento migranti su un barcone sono stati in balia del mare per ore. Tra loro venti donne e dodici bambini, uno dei quali potrebbe essere morto di stenti. Il barcone era stato segnalato a 60 miglia a nord di Misurata da Alarm Phone, il call center di volontari che raccoglie richieste di soccorso in mare dei migranti. Un mercantile inviato dalla guardia costiera libica ha raggiunto la carretta e ha imbarcato i migranti. Il cargo Lady Sharm, battente bandiera della Sierra Leone, dovrebbe fare rotta sulla Libia da dove il barcone era partito.

Nella serata di ieri sono arrivati i soccorsi. Pare che il premier Giuseppe Conte abbia fatto pressione per l’intervento della Guardia costiera libica. “Verranno portati in salvo nel porto di Misurata”, ha fatto sapere Palazzo Chigi. Stamattina, ai microfoni di Rtl 102.5, il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio ha detto che “d’ora in poi i migranti che salviamo nel Mediterraneo li portiamo a Marsiglia. Per far stare gli africani in Africa basta che la Francia stia a casa propria”. 

Il Viminale ha espresso il proprio plauso. “Tutti sani e salvi, e riportati indietro, i 393 immigrati recuperati dalla Guardia Costiera libica nella giornata di ieri. In particolare, 143 sono stati riportati a Tripoli. 144 a Misurata, 106 ad al-Khoms”. Secondo l’altro vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, “la collaborazione funziona, gli scafisti, i trafficanti e i mafiosi devono capire che i loro affari sono finiti. Meno partenze, meno morti, la nostra linea non cambia”.

“Abbiamo chiamato sette numeri differenti della sala operativa della cosiddetta Guardia costiera di Tripoli – raccontano i volontari di Alarm Phone – ma non abbiamo ricevuto risposta. Malta ci ha fornito un ottavo numero, che non risponde. Tutto questo è ridicolo. Ne basterebbe uno che funzionasse. Abbiamo avvisato Italia e Malta che la Libia non è raggiungibile. Nessuno ha attivato un’operazione di soccorso”. Ma la Marina libica, attraverso il suo portavoce, il brigadiere Ayoub Gassem, ha smentito che le richiesta di soccorso siano state ignorate, sottolineando che in mattinata altri 140 migranti sono stati salvati da una motovedetta di Tripoli.

Aggiornato il 21 gennaio 2019 alle ore 12:51