Decretone, disco verde del governo

L’incontro con la stampa del premier Giuseppe Conte e dei suoi vice si è trasformato in un’autocelebrazione. Il Decretone è stato varato. Disco verde per il reddito di cittadinanza e Quota 100. Matteo Salvini è convinto che quelli di governo siano stati “sette mesi entusiasmanti. Ci aspettano altri dieci anni di lavoro. Dicevano che eravamo spacciati per la procedura di infrazione e invece in sette mesi siamo passati dalle parole ai fatti. Più di così era impossibile fare. Dedico questa giornata a Monti e Fornero. Con queste due misure più la flat tax e la pace fiscale daremo un vantaggio o un aiuto a dieci milioni di italiani”.

Secondo Di Maio, “le coperture c’erano. Questa è una giornata storica, fondiamo un nuovo welfare state, aiuteremo a sfamare persone per anni ignorate dai governi. Il reddito non è una misura di assistenzialismo, ma un grande investimento nel capitale umano, il 50 per cento andrà al Centro-Nord”. Sarà stanziato effettivamente “in aprile”. Già a marzo si potranno inoltrare le domande. Trenta giorni dopo il primo assegno “si verrà contattati dai navigator”, vale a dire 10mila persone che verranno assunte tra Regioni e Anpal. Di Maio sottolinea che il reddito è rivolto a 5 milioni di persone, durerà 18 mesi e sarà concesso anche a chi ha una prima casa di proprietà. L’importante che l’Isee sia sotto i 9.360 euro annui e che la famiglia non abbia più di 20mila euro di beni mobili. L’assegno può crescere da 780 euro fino ai 1.330 per una coppia con due figli minori e uno maggiorenne.

“Nessuno – rimarca Di Maio – potrà abusare. Ci saranno norme anti-divano: su chi entra nel programma sarà acceso un faro dagli ispettorati e dalla Guardia di Finanza, da 2 a 6 anni di carcere per chi fornisce dati falsi”. Sarà obbligatorio accettare le offerte di lavoro, anche se distanti da casa. Le aziende che assumono un cittadino che percepisce il reddito di cittadinanza potranno usufruire di sgravi fiscali.

Aggiornato il 18 gennaio 2019 alle ore 15:37