Giustizia, il giglio magico renziano a cena con Salvini

Per Maria Elena Boschi è soltanto “un raduno di garantisti”. L’ex ministra delle Riforme renziana e sottosegretaria del governo Gentiloni ne è assolutamente convinta. Eppure, nella cena organizzata per discutere di giustizia e di imprenditoria i protagonisti sono il vicepremier leghista Matteo Salvini e il cuore del giglio magico renziano, rappresentato oltre che dalla Boschi, anche dall’imprenditore Marco Carrai, dal tesoriere del Pd Francesco Bonifazi e dal presidente della Fondazione “Open”, Alberto Bianchi. Il ministro dell’Interno si dice “onorato dell’invito”, così come la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati. L’iniziativa è promossa dall’associazione “Fino a prova contraria”, presieduta dalla giornalista Annalisa Chirico. Partecipano anche i ministri leghisti Giulia Bongiorno e Lorenzo Fontana. E poi, Gianni Letta ed ex ministri di varia collocazione politica: da Paola Severino a Marco Minniti fino Giulio Tremonti. Fra gli imprenditori figurano Urbano Cairo e Vincenzo Boccia.

I pentastellati non sono stati invitati. Per queste ragioni, la presenza di Salvini diventa un vero e proprio caso. Il rischio è uno strano sodalizio tra il Carroccio e il Pd targato Matteo Renzi. Ma Salvini si sottrae al gioco politico. “Non mi interessano retroscena inesistenti – sostiene – e le inutili chiacchiere del Pd ma lavoro, insieme al governo, a una riforma seria della giustizia, civile e penale, che a questo Paese manca e che nessun governo prima di questo è mai riuscito a realizzare. Parliamo con tutti: avvocati, giudici, magistrati. La riforma vogliamo farla con loro, a favore degli italiani e non è contro nessuno”.

Boschi e Bonifazi, accusati di “intelligenza col nemico”, sono costretti a precisare: “Non è previsto – sostengono – nessun confronto con il vicepremier Salvini, tantomeno per parlare di possibili alleanze. Anche solo pensarlo è semplicemente ridicolo. Come è noto si tratta di una cena organizzata da un’associazione che si occupa di giustizia e garantismo. E soprattutto non c’è nulla di segreto. La lista dei presenti è pubblicata online da tempo ed è molto ampia: numerose personalità del mondo della politica, accademici, imprenditori, giornalisti e soprattutto molti magistrati”.

Ma l’ex segretario del Pd Maurizio Martina non ci sta: “È un evento benefico, no? Eviterei di caricarla di un significato particolare sul piano politico. Io, in ogni caso, so cosa penso di Salvini. Noi siamo seccamente alternativi. Il modo di Salvini di concepire la rappresentanza nelle istituzioni va sconfitto. Fosse per me gli presenterei una mozione di sfiducia al giorno. Voglio batterlo perché non credo si governi così”.

Aggiornato il 15 gennaio 2019 alle ore 16:18