Il populismo nasce con “Mani pulite”

Questi giovani politici, con elettori ultras e followers al seguito, che ci affrettiamo a etichettare come “populisti”, altro non sono che i figli di un lavaggio del cervello iniziato a partire dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso e proseguito con la falsa rivoluzione giudiziaria di “Mani pulite”. Indottrinati a pane e Antonio Di Pietro. Abituati a pensare che la giustizia non si eserciti attraverso lo stato di diritto ma secondo le lotte dei pm d’assalto per i quali il fine giustifica i mezzi. Sono figli della sinistra massimalista e giustizialista. Sin dai tempi in cui veniva calunniato Corrado Carnevale dagli editoriali de “la Repubblica”, che all’epoca, nel 1991, incarnava il populismo editoriale anche con giornalisti insospettabili come Giorgio Bocca, abbiamo incoscientemente nutrito il mostro che oggi vediamo nascere. Scevro da ideologie, noncurante della destra o della sinistra: vive del sostanzialismo giudiziario, degli slogan dell’antipolitica e reclama un potere autoritario in nome del popolo. Per tanto tempo invano qualcuno, vedi ad esempio le “Iene”, ha denunciato casi come quello dei carabinieri arrestati per assurdi teoremi giudiziari. Ma nella prassi quotidiana del giornalismo prevale quel sostanzialismo giudiziario che negli anni Ottanta era incarnato dalla Rete di Leoluca Orlando e che oggi è finalmente al potere con i grillini come Alfonso Bonafede, spalleggiati dal loro house organ di riferimento.

Come già all’epoca del fascismo che la sinistra contribuì a portare al potere - prima con l’interventismo socialista e massimalista (Gramsci e Nenni) nella Prima guerra mondiale e poi con il biennio rosso che seguì il primo dopoguerra (con annessi sputi ai reduci del fronte), tutto in spregio alla borghesia liberale che si riteneva, ieri come oggi, “marcia e corrotta” – oggi il nazionalismo para fascistoide degli Orban e dei Salvini, ma anche dei Trump, della May e di Cameron, è figlio del fallimento dei sogni sinistrorsi dei vari Obama, Prodi, Veltroni, Schroeder, Clinton. Che si sono illusi di pedagogizzare il pianeta con i loro diktat politically correct. Per cui oggi tutto questo piangere sul latte versato non serve a niente se poi l’opposizione del Partito Democratico ai Cinque Stelle si basa su cori rovesciati di “onestà, onestà!” che si levano in aula al Parlamento ogni qual volta i grillini dimostrano di esser quello che sono: impostori e bugiardi patologici.

Il problema è avere creato in laboratorio tutti questi mostri giustizialisti, ispirati dal partito delle procure, sotto ogni forma e dissimulazione possibile. Aver convinto la gente che il problema è la lotta a fenomeni astratti come la “corruzione” o “il “privilegio” o “la casta” (non perché non esistano nella realtà, ovviamente, ma perché evocati, propagandati, sfruttati editorialmente e infine idolatrati al contrario, cioè demonizzati, come presunte categorie dell’anima della borghesia) e non la mancanza dello stato di diritto, ci ha portato a uno stato autoritario. E quando un Paese precipita in questi abissi anti-liberali, di che si stupiscono gli intellettuali di sinistra che questo fenomeno hanno nutrito in odio al capitalismo, ieri come oggi? Avete mandato in esilio e ammazzato Bettino Craxi e quasi mandato in galera Silvio Berlusconi? Avete ucciso politicamente (per ora) anche uno dei vostri come Matteo Renzi? Forse non erano dei geni. Neanche del male. Però dovevano venire sacrificati sull’ara della giustizia del popolo. Sia come sia, mo’ beccateve Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Ve li siete meritati. In realtà sapete bene che avete messo un paese intero sotto il tallone dell’ultimo pm che si sveglia la mattina e vuole diventare il protagonista della prima pagina del giorno seguente. Tanto voi una poltrona di sinistra continuate a mantenerla comunque. E la sera, per distendervi, venite a pontificare contro il pericolo fascista nei salotti televisivi di Urbano Cairo. E chi v’ammazza… come dicono a Roma nelle borgate di cui parlate senza avervi mai messo piede?

Aggiornato il 14 gennaio 2019 alle ore 11:54