Migranti, Ue: “Sette stati pronti ad accogliere”, Salvini dice no

Matteo Salvini dice “no”. Ancora una volta. Eppure, per l’Unione europea sette Paesi, incluso il nostro (Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Olanda e Romania), sarebbero pronti ad accogliere i 49 migranti a bordo delle due navi Sea-Watch 3 e Sea-Eye, se Malta aprirà i suoi porti per lo sbarco. La situazione non si sblocca. Anche perché La Valletta chiede che siano redistribuiti anche altri 249 profughi salvati nei giorni scorsi dai suoi guardacoste. Ma il ministro dell’Interno italiano è contrario a qualsiasi piano europeo che ipotizzi anche soltanto l’arrivo dei nuclei familiari. Ma nei giorni scorsi sia il premier Giuseppe Conte sia l’altro vicepremier Luigi Di Maio si erano detti favorevoli all’accoglienza di donne e bambini.

Secondo le fonti europee, i posti messi a disposizione dai Paesi che sono pronti ad accogliere i migranti sarebbero superiori ai 49 necessari per la redistribuzione di quanti si trovano sulle due navi, ma non arriverebbero a coprire tutti e 298 i trasferimenti complessivi richiesti da Malta.

Frattanto, a bordo la situazione è di alta tensione. L’acqua è razionata e numerosi migranti hanno deciso di dare il via ad uno sciopero della fame. Il commissario europeo per l’immigrazione Dimitris Avramopoulos invita i leader europei a fare presto. Al fine di assicurare uno sbarco nelle prossime ore nel porto de La Valletta. Per la portavoce della Commissione europea, “serve più solidarietà. Bisogna trovare una soluzione sostenibile per l’arrivo dei migranti nel Mediterraneo”.

Aggiornato il 08 gennaio 2019 alle ore 16:22