Di Maio: “Reddito di cittadinanza solo agli italiani”

A breve sarà introdotto il fantomatico reddito di cittadinanza. Ma solo allora si conosceranno i requisiti di accesso. Già. Il nuovo anno porta in dote dal vecchio l’incertezza sul provvedimento simbolo del Movimento 5 stelle. Il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato che l’arrivo della pensione di cittadinanza a 780 euro sia previsto tra febbraio e marzo. Eppure, appena lo scorso settembre Di Maio pronosticava “l’abolizione della povertà entro la fine dell’anno”, suscitando la comprensibile ilarità della stampa non ancora irreggimentata. Adesso, il sedicente “capo politico” del mondo pentastellato, nel disperato inseguimento in chiave elettorale di Matteo Salvini, sostiene che la misura di contrasto alla povertà non debba includere anche i cittadini stranieri.

In buona sostanza, Di Maio ha smentito la bozza circolata che prevede che la prestazione sia concessa anche a coloro che hanno un permesso di lungo soggiorno e risiedono in Italia da almeno cinque anni. Il ministro del Lavoro afferma che il governo cambierà la norma di “lungo soggiorno” che ora equipara gli stranieri agli italiani dopo cinque anni di residenza. Ma gli stranieri non saranno completamente esclusi visto che “l’obiettivo è darlo agli italiani e ai lungo soggiornanti che abbiano dato un grande contributo al nostro Paese”. Sarà necessario attendere il testo. Soprattutto, in ragione di una ipotetica compatibilità con i diktat dell’Unione europea. Da Bruxelles, al momento, non arrivano commenti. In realtà, un fatto ormai è acclarato. Per Di Maio, la legge sul reddito di cittadinanza “riguarda coloro che sono cittadini italiani”.

Aggiornato il 04 gennaio 2019 alle ore 13:09