Migranti, le polemiche sulla nave Sea-Watch 3

giovedì 3 gennaio 2019


La vicenda della Sea-Watch 3 suscita ancora polemiche. La nave, con 32 migranti a bordo salvati il 22 dicembre scorso, ieri è stata autorizzata ad entrare in acque maltesi per ricevere assistenza. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris si era detto pronto ad aprire il porto della città partenopea alla Sea-Watch 3. “Lasciare persone e bambini in mezzo al mare con il gelo e la tempesta – aveva detto De Magistris – è qualcosa di indegno, criminale. Sarebbero tanti i modi per apostrofare i governanti del mondo e quelli italiani che per un po’ di propaganda politica passeranno alla storia per quelli che hanno fatto morire persone in mare. Mi auguro che da alcune componenti più sensibili di questo governo si senta battere un colpo perché non ci sto più nemmeno a dire che è solo Salvini. Perché se fosse così significa che è diventato il padrone del governo. Se siamo arrivati a questo c’è da fare ben altro che la disobbedienza civile”.

La replica di Matteo Salvini era stata altrettanto dura. “I porti italiani sono chiusi – ha detto il ministro dell’Interno – abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini”.

Secondo il “Times of Malta”, non è chiaro se ai migranti sarà consentito di scendere dalla la Sea-Watch 3 nel porto della Valletta. Frattanto, l’Olanda ha dato la sua disponibilità ad accogliere una parte dei 32 profughi purché l’esempio sia seguito anche da altri Paesi. I medici sostengono che “la prolungata condizione di incertezza sta stressando i migranti e molti di loro stanno perdendo la loro fiducia nelle nostre operazioni, il che limita le nostre possibilità di fornire un aiuto psicologico e mette quindi in pericolo la sicurezza dell’intera nave”.


di Redazione