Discorso di Mattarella, non basta l’auditel

Nonostante il boom di ascolti sui social network per il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sebbene molteplici siano stati gli assensi ricevuti da gran parte del mondo politico, a mio giudizio si è trattato di un messaggio ordinario, consueto e, in alcuni passaggi, banale. Quasi soltanto una corretta elencazione di quanto compiuto durante l’anno appena passato e una mera enumerazione di quanto da fare.

Condivido le premesse, la necessità di unità e la condivisione di diritti e doveri ma avrei gradito ascoltare parole anche di sprono e di monito alle forze politiche affinché si adoperino con solerzia per risolvere i problemi dei cittadini. Esortazione anche ad una politica a contatto con la gente e non solo attraverso i social e i siti web.

L’aver promulgato la Legge di Bilancio dopo poche ore dall’approvazione definitiva del Parlamento solo per evitare “l’esercizio provvisorio” non ha senso; una Legge di Bilancio va firmata dopo minuziosa analisi e vaglio dei contenuti che debbono essere a garanzia del bene del Paese; dal Capo dello Stato rivendico anche severe esortazioni verso le forze politiche che non sono state in grado di presentare una Legge di Bilancio in tempi ragionevoli per permetterne le giuste valutazioni.

Doverosi i ringraziamenti, pienamente condivisi, nei confronti di tutte le Forze dell’ordine; un plauso particolare alle associazioni di volontariato che operano in modo encomiabile accanto alle Istituzioni in situazioni di emergenza e difficoltà e che cercano di sopperire a carenze governative.

Ribadisco però che nonostante l’apprezzamento e gli alti indici di ascolto del discorso del Presidente della Repubblica, personalmente non l’ho ritenuto stimolante ed incoraggiante per l’anno appena iniziato. Un discorso approvato all’unanimità da tutte le forze politiche dimostra la carenza di contenuti di rilievo; auspicavo che gli italiani potessero iniziare un 2019 più fiduciosi e con aspettative più reali. Invece l’Italia è ancora una pagina bianca tutta da riscrivere: per compiacere a tutti non si soddisfa nessuno e si rischia di non “dire” nulla!

Aggiornato il 03 gennaio 2019 alle ore 12:36