Manovra, è scontro alla Camera dei deputati

Scontro alla Camera dei deputati. La tensione va in scena prima che prenda il via l’esame della manovra. La seduta viene sospesa. Così il presidente Roberto Fico decide di convocare la conferenza dei capigruppo. Il dem Emanuele Fiano si è mosso, con tono di sfida, verso i banchi della presidenza, sbattendo sui banchi del governo un fascicolo di emendamenti. Secondo Fiano, “la Costituzione è stata calpestata, Fico non faccia nulla di niente”. Per Francesco Paolo Sisto di Forza Italia, “siamo di fronte a un caso di dissociazione della personalità. Questa manovra non farà che aggravare le condizioni economiche del Paese. Noi non smetteremo di denunciarlo, anche nelle piazze”.

Il casus belli nasce dalla promessa, non mantenuta, del governo di cambiare le norme che aumentano l’Ires agli enti non profit. Dopo le tre del mattino la commissione Bilancio della Camera approva, con i voti della maggioranza M5s-Lega, il mandato al relatore sulla manovra. Pd e Forza Italia votano contro in commissione. Il voto finale alla legge di Bilancio è previsto domani. Ma l’opposizione protesta in commissione perché il testo viene inviato in Aula “senza discutere né votare” i circa 350 emendamenti presentati.

È prevista oggi, all’ora di pranzo, la conferenza stampa durante la quale il Pd annuncerà ricorso alla Consulta sulla legge di Bilancio. Nel pomeriggio, i parlamentari di +Europa, nel corso di un altro incontro con la stampa, denunceranno le “gravi violazioni costituzionali che hanno caratterizzato l’esame della legge di Bilancio, negando le prerogative parlamentari e quindi la sovranità popolare”. Parteciperanno Emma Bonino, Bruno Tabacci e il coordinatore del movimento Benedetto Della Vedova.

Aggiornato il 28 dicembre 2018 alle ore 12:29