Manovra, Tria e Conte trattano ancora con l’Ue

La svolta sulla manovra italiana non basta. Nonostante ciò, Giuseppe Conte incassa la fiducia di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Ma il disco verde da Bruxelles non è ancora arrivato. Al ministero dell’Economia si lavora alle modifiche della manovra. Il titolare del dicastero, Giovanni Tria, arriva nella capitale belga prima del premier. Oggi a Bruxelles ci sarà anche il direttore generale di Via XX Settembre, Alessandro Rivera. Nel frattempo Conte incontrerà la cancelliera Angela Merkel e il portoghese Antonio Costa, accreditati tra le “colombe”. Ma dovrà confrontarsi anche con i “falchi” come l’olandese Mark Rutte. Pierre Moscovici appartiene, di diritto, a questa seconda squadra.

“Il passo dell’Italia – sostiene il commissario europeo per gli Affari economici e monetari – va nella giusta direzione ma ancora non ci siamo. Ci sono dei passi da fare, forse da entrambe le parti”. Dopo l’incontro con Tria, Moscovici cambia tono. “Lo sforzo fatto dall’Italia – si corregge – è consistente. Non vogliamo arrivare alla procedura e c’è l’intenzione comune di arrivare a un accordo”. Conte, arrivando al Consiglio europeo, sostiene che non siano necessari dei nuovi passi indietro: “Sono soddisfatto – afferma – lavoriamo nell’interesse degli italiani e riteniamo che la nostra sia un’ottima proposta anche nell’interesse degli europei”.

Secondo i due vicepremier Di Maio e Salvini, il passaggio dal 2,04 al 2,4 su reddito di cittadinanza e quota 100 “sarà pari a zero”. In realtà, i militanti grillo-leghisti sul web sono sul piede di guerra. Anche le opposizioni non ci stanno e attaccano. Per l’ex premier Pd Matteo Renzi, “il 2,04 è una figuraccia di Salvini e Di Maio”. Secondo il presidente del Parlamento europeo, il forzista Antonio Tajani, il governo gialloverde è “irresponsabile. Per tornare al punto di partenza abbiamo bruciato una montagna di miliardi di interessi”.

Aggiornato il 14 dicembre 2018 alle ore 12:04