La maschera è caduta

Bene, anzi male, la maschera è caduta. E il volto vero di questo governo, oramai è chiaro e, comunque finisca la sceneggiata sulla Finanziaria, alcune cose sono certe e assicurate. Niente Flat tax, ovviamente quella vera. Niente saldo e stralcio, nessuna chiusura per le cartelle fino a 100mila euro. Solamente una scopiazzata rottamazione ter. In compenso, dal 2019, obbligo di fattura elettronica, aumento libero per Imu e Tasi, per tabacchi e accise varie, spionaggio sui conti correnti bancari. Non è finita, amici cari. Perché le clausole Iva sono solo rimandate, le multe e le sanzioni di Equitalia restano tali e quali, come resta intatta la presunzione d’evasione e l’obbligo di prova a carico del contribuente. La legge Fornero resterà tutta, altroché abrogazione al primo Consiglio dei ministri. La quota 100 sarà solo una costosissima opzione per pochi. Tutto il resto, compreso l’allungamento dell’età a 67 anni, resterà come voluto dal governo guidato da Mario Monti. Di contro, si spenderanno a debito una barca di miliardi per il reddito grillino, per attivare un’operazione assistenziale di stampo elettorale, che creerà ingiustizie, impicci e stimolo al lavoro nero. Ci saranno, invece, ulteriori certificazioni sulla casa. Alla faccia degli adempimenti, resteranno gli enti inutili.

Perché il governo ha abolito la norma che li chiudeva. Si espanderà l’apparato pubblico per i centri per l’impiego, sempre alla faccia della semplificazione. Come se non bastasse, rimarranno incerti i cantieri sulla Tav e sulla Tap. Nulla si potrà fare sui termovalorizzatori, che servirebbero come il pane. Nulla ancora, sulla ricostruzione del ponte di Genova, alla faccia delle infrastrutture. Tanto per non farci mancare nulla, però, nel 2019, sicuramente pagheremo più interessi al servizio del debito, per via dello spread. Ci costeranno un po’ di più, mutui, leasing e prestiti bancari di ogni tipo, alla faccia del credit crunch. Insomma, sarà questa, cari amici, la rivoluzione, questo il cambiamento epocale. Come vedete, ci saranno progetti straordinari per il Mezzogiorno, per i giovani che iniziano, per stimolare l’intrapresa, l’accesso al credito, per facilitare la vita, semplificando la burocrazia e il fisco. Per non parlare della giustizia, che ovviamente con l’introduzione della “prescrizione”, subirà uno snellimento ed una velocizzazione d’avanguardia. Insomma, una grande riforma dei grillini.

Cosa dire, infine, della ciliegina che si sta preparando sul Global compact, per consentire che l’accoglienza senza limiti, che notoriamente ha portato risorse e benefici, possa ulteriormente espandersi e consolidarsi nel paese. Bene, potremmo continuare col governo del cambiamento, quello votato dal popolo che sarà così ricompensato. Potremmo andare avanti. Ma ci fermiamo, per carità di patria, per onore del vero. Perché non ci facciamo prendere in giro, dai pinocchietti e dai furbetti a 5 stelle. Resta una certezza. A questo punto, ciò che succede a Roma, a Torino, a Livorno, non solo non è un caso, non è colpa solo del passato, ma è un fatto che comprendono anche i bambini: è l’incapacità e la scriteriatezza dei grillini.

Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra… e così sia.

Aggiornato il 14 dicembre 2018 alle ore 16:22