Fondi Lega, Di Maio chiede “chiarimenti” a Salvini

I fondi alla Lega fanno salire la tensione tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. L’indagine in corso a Bergamo sui presunti finanziamenti illeciti al Carroccio, è la causa di una polemica tra i due vicepremier. Gli inquirenti indagano per finanziamento illecito dei partiti. L’ipotesi è che, attraverso l’associazione “Più Voci”, sarebbero finiti dei contributi illeciti nelle casse della Lega, di cui è tesoriere Giulio Centemero.

Il leader pentastellato, in evidente fase pre-elettorale in vista delle Europee, chiede “chiarimenti allo stesso Salvini, convinto che non minimizzerà”. La replica del capo leghista arriva nella serata di ieri da Gerusalemme, dove si trova in visita istituzionale. “Non commento le azioni della magistratura – ha detto il ministro dell’Interno – io non minimizzo, chi sono io per minimizzare? Spero facciano bene e in fretta, sono sereno. Aggiungo che siamo l’unico partito che ha avuto i conti bloccati, l’altro precedente è in Turchia”.

La controreplica di Di Maio sembra, solo in apparenza chiudere, la disputa a distanza: “Mi fa piacere – afferma il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico – che Salvini non minimizzi questa vicenda. Perché noi non la minimizziamo”. E ribadisce: “Gli chiederò chiarimenti”.

Il botta e risposta tra i due alleati di governo fa scoppiare lo scontro interno alla maggioranza. Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo del Movimento cinque stelle di Camera e Senato, chiedono a gran voce che venga fatta luce sulla vicenda. “Noi – sostengono i due grillini – da sempre ci battiamo contro i finanziamenti illeciti ai partiti. Per questo motivo nello ‘Spazzacorrotti’, che approveremo nelle prossime settimane, prevediamo norme di assoluta trasparenza sui finanziamenti a partiti, movimenti e fondazioni”.

Sul fronte leghista la parola d’ordine è “No comment”. “Nessuna replica ai Cinque stelle che ci attaccano su Centemero – sostiene Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera – di questa vicenda meglio non parlare”.

Aggiornato il 12 dicembre 2018 alle ore 14:34