Ieri a Roma il sit-in del “Movimento Anti-Qatar”

giovedì 6 dicembre 2018


“Il Qatar non concepisce la democrazia e la libertà e per questo manda i suoi agenti a spiare coloro che manifestano contro l’estremismo che il regime di Doha sta cercando di esportare anche in Italia insieme ai Fratelli Musulmani, ma noi non ci fermeremo”.

Ad affermarlo in una nota alla stampa è la giornalista e scrittrice Souad Sbai, presidente del Centro Studi “Averroè” e leader del “Movimento Anti-Qatar”, che nella giornata di ieri ha tenuto un sit-in presso l’ambasciata di Doha a Roma, dopo le proteste organizzate di fronte al Parlamento e al Quirinale contro la visita in Italia dell’emiro Tamim bin Hamad al-Thani.

“Al Qatar non va giù che il fatto che ci siano tanti italiani, donne e uomini, che non intendono sottomettersi ai diktat di chi finanzia il terrorismo e viola sistematicamente i diritti umani - spiega Sbai - Tuttavia, Tamim bin Hamad al-Thani è fuori strada se pensa di riuscire a farci desistere ordinando ai suoi servizi segreti di fotografare e di schedare gli esponenti del Movimento. Non cederemo a intimidazioni e minacce: continueremo la nostra resistenza perché l’unica strada per il Qatar è quella che porta fuori dall’Italia”.

I gilet gialli del “Movimento Anti-Qatar” proseguiranno la loro campagna con nuove manifestazioni di protesta e attività di sensibilizzazione rivolte sia all’opinione pubblica che al mondo della politica. “Dalle piazze il Movimento Anti-Qatar entrerà presto nelle istituzioni. La luna di miele tra il regime di Doha e il governo italiano ha i giorni contati”, conclude la Sbai.


di Redazione