La nuova Europa delle opportunità

Addio vincoli, benvenute opportunità. A forza di manovre espansive come quella attuale di quaranta miliardi di euro, la domanda aggregata è destinata a crescere in Italia. Necessario è oggi portare la crescita all’uno e nel prossimo anno al due per cento, per poterci consentire le spese sociali, in questo modo via via riassorbite, oltre la riduzione del rapporto debito pubblico-Pil. Gli effetti di questa politica economica si vedranno tra sei mesi, un anno. Dunque, tocca aspettare. Finché non saranno apportate le modifiche e le correzioni necessarie all’attuale architettura europea, continueranno a sorgere le spinte al cambiamento mettendo a repentaglio l’idea di Europa unita. Se i burocrati continuano a porre dei vincoli, l’ideale stesso europeo, insieme alla stessa Europa verrà pezzo pezzo cancellata. Solo se diventa la nuova Europa delle opportunità, e non dei vincoli, potrà sopravvivere a se stessa ed esistere. Sono indispensabili rimodulazioni e cambiamenti. La stessa procedura di infrazione minacciata ripetutamente all’Italia ha dimostrato palesemente che questa Europa “divora” se stessa, essendo più una struttura sbagliata, difettosa e malformatasi, che una architettura corretta ed in grado di funzionare. Sarà la stessa democrazia europea a negare tale minaccia, ed a escludere i burocrati europei che l’hanno minacciata. L’Italia ha bisogno, come gli altri Stati europei, del mercato comune e dell’euro che devono dipanatesi e muovere all’interno della architettura europea rivista e corretta, funzionante, diversa dalla attuale, errata.

La “costellazione” geopolitica è particolarmente favorevole al nostro Paese, che grazie al presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta riemergendo politicamente – ed economicamente – quale potenza e potenza mediatrice strategica nel mondo. Trump ha aperto un corridoio preferenziale all’Italia, verso la Russia e verso l’Africa. Ci sta aiutando in tutto, sollevandoci da sanzioni, appoggiandoci sui titoli e sul debito, financo consentendoci di giocare da player internazionale riconosciuto in Libia come in Iran, dunque in Africa, in Asia, in Russia, nel Medio Oriente. L’Italia non ha che da prendere a piene mani, assecondando anche il cambiamento interno – politico, economico, istituzionale e sociale – al Paese.

L’Italia deve riformare la propria struttura, a cominciare dalla “remise en forme” del sistema della giustizia. È spesso dai giudici italiani politicizzati che il nostro Paese rimane bloccato ed “impedito” economicamente così come politicamente, e socialmente. Si pensi al malinteso della accoglienza riguardo la quale, oggi, l’Europa franco-tedesca si stupisce di non riuscire ad avere rendicontazione alcuna dei sei miliardi di euro inutilmente versati alla Turchia di Erdogan per “fermare” i migranti riversatisi e pressanti dalla sponda anatolica.

La sinistra politica italiana ha assecondato e incoraggiato Merkel e Hollande, oggi Macron, nello stolto ed inutile “pagamento” al dittatore turco il quale ha incamerato e reso se stesso più forte e intollerante verso l’Europa stessa, minacciandola. La sinistra politica italiana, il cui braccio armato sono i giudici sinistri, ancora oggi contrasta chi è stato eletto per riportare regolamentazione ed ordine, controllo sulle invasioni migratizie, clandestine e spesso terroriste contro l’Occidente. La maggioranza degli italiani vuole accoglienza super controllata e non dissipativa di soldi pubblici. Gli italiani emigrati sono stati accolti a condizione di avere avuto un lavoro certo alla partenza dall’Italia. I giudici italiani politicizzati sinistri al contrario, cui i soldi pubblici arrivano gratis qualsiasi cosa facciano, vogliono imporre di “accogliere” dando miseria e disperazione, sia ai clandestini che agli italiani. E si permettono di dirlo (i giudici star vanno mandati a casa velocemente ed a pedate) pubblicamente e farlo senza avere alcuna legittimazione politica. Nessuno ha mai eletto i giudici in Italia ed essi parlano solo per sé. La riforma della giustizia e dei giudici in Italia preme ed è indispensabile. Per conservare integra la nostra stessa società, per difendere e fare crescere l’economia italiana. In realtà, ai giudici politicizzati italiani non dovrebbe essere consentito di fare neanche i giudici. Forza Italia, cambia te stessa e l’Europa. Dai vita alla nuova Europa della crescita e delle opportunità.

Aggiornato il 13 novembre 2018 alle ore 16:12