Verso la nuova Europa: l’Italia stia con Trump

Il trabocchetto contro l’Italia della Francia in questa Europa franco-tedesca è stato svelato. La Francia di Emmnauel Macron è smaccatamente contro l’Italia per i propri soli interessi economici e geopolitici. La Francia vuole e opera perché l’Italia sia stremata per comprarla a prezzo di costo, a cominciare dalle banche riguardo alle quali ne ha già acquisita una bella fetta italiana. Non solo. Geopoliticamente la Francia, con En Marche, intende presentarsi, alle prossime elezioni europee, come il partito che si contrappone ai sovranisti antieuropei, tentando di inglobarvi dentro tutti, ossia anche quelli che oggi vogliono l’Europa più equa e forte, drasticamente diversa da quella esistente franco-tedesca. Insomma, la Francia di Macron tenta di contrapporre l’Europa in generale alla disintegrazione totale e agli sfascisti in genere, mentre, al contrario, il vero europeista è oggi proprio chi vuole la ricontrattazione e rimodulazione di questa Europa.

Chi vuole il superamento dell’Europa franco-tedesca è oggi il più europeista tra tutti. È dunque nel senso macroniano antieuropeo che vanno letti oggi gli insulti di razzismo e di pseudo-bocciatura, ancora prima di averlo letto, del documento di bilancio italiano. Allo stesso modo dello spread che è un tasso tanto lontano quanto ininfluente sull’economia in generale e italiana in particolare. E, ancora, allo stesso modo vanno intese e “lette” le valutazioni private delle agenzie di rating, il più delle volte ripetitrici in vero e proprio conflitto di interessi, delle spifferate sornione francesi e tedesche contro l’Italia. Macron va contro l’Italia. Cioè contro ogni regola non solo di savoir faire et vivre ma di correttezza oltre che contro e in violazione a qualsivoglia criterio, principio o regola europea, per affossarci, indebolirci, comprarci, bastonarci e distruggerci ed ergere la Francia a nuovo contracteur in terra europea al posto, negli ultimi trenta anni, della Germania sovrana nell’Europa a trazione tedesca.

Quello che l’Italia deve fare oggi è posizionarsi geopoliticamente al fianco degli Stati Uniti. Al fianco di Donald Trump l’Italia acquista ed ha la giusta collocazione strategica e la forza economica adatta per creare la nuova Europa. Per opporci cioè alla tenaglia macron-merkelliana, fintanto che non affievolisce e termina alle elezioni europee, l’Italia deve stringersi avvinghiarsi e tenersi stretta agli Stati Uniti di Donald Trump.

L’Italia avvii cioè fusioni tra le industrie e le banche statunitensi ed italiane, stipuli accordi economici e di business ad esempio in materia di difesa, di spazio e via dicendo. Creiamo il substrato forte economico grazie al quale i fondi finanziari internazionali facciano da appoggio e aiuto alla politica strategica italiana in Europa, per la nuova Europa. Creiamo le condizioni a nostro sostegno economico e geopolitico strategico per il finanziamento e la costruzione – ad opera nostra, con le nostre stesse mani – della nuova Europa. L’Italia deve cominciare velocemente a pensare in modo differente e strategicamente metterlo in atto.

Il Regno Unito è con noi perché, se da una parte vorrebbe vederci scoppiare e scoppiati per mandare all’aria l’intera Europa da cui è uscito con Brexit, oggi non ha con Theresa May nessuna forza, capacità e neanche immaginazione per premere in tal senso. Per cui, sarebbe ben felice di affiancarci nella nuova strategia e costruzione, al fine di stabilire, con e grazie alla nuova Europa, più agevoli condizioni di rapporti e di “impiego”.

Aggiornato il 09 ottobre 2018 alle ore 18:13