Formigoni condannato a 7 anni e 6 mesi per corruzione

Una brutta tegola cade su Roberto Formigoni. È stato condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere nel processo sul caso San Raffaele-Maugeri dai giudici della Corte d’Appello di Milano. In primo grado l’ex governatore della Lombardia era stato condannato a 6 anni per l’accusa di corruzione.

Secondo l’accusa, Formigoni avrebbe “venduto” la sua funzione di presidente della Regione in cambio di una serie di utilità, come cene, l’uso di yacht, viaggi e vacanze a cinque stelle, fino ad un totale di 6,6 milioni di euro in cambio della “copertura globale degli interessi” della Fondazione Maugeri e del San Raffaele.

La procura generale aveva chiesto proprio 7 anni e 6 mesi ossia la pena massima per la corruzione in questo caso. La Corte ha aggravato la pena anche a carico di un altro imputato, l’ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri, Costantino Passerino, portandola dai 6 anni del primo grado a 7 anni e 7 mesi. Un aumento di pena arrivato nonostante una parte delle imputazioni per Passerino si sia prescritta.

Per Formigoni, oltre alla pena, è stata aggravata anche l’interdizione dai pubblici uffici, da 6 anni a “in perpetuo”. Confermata la condanna a 3 anni e 4 mesi per l’imprenditore Carlo Farina, mentre è stata confermata anche l’assoluzione dell’ex moglie dell’ex assessore Antonio Simone, Carla Vites.

Ma non è stato accolto il ricorso col quale la donna chiedeva di essere assolta con formula piena, anche per recuperare una casa milanese che è stata sequestrata nell’ambito delle indagini condotte dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza.

Aggiornato il 20 settembre 2018 alle ore 12:14