Se l’opposizione diventa un frutto esotico

Piovono su questo cosiddetto Governo italiano censure, ammonimenti e valutazioni negative d’ogni genere. Gran parte di questi interventi pare che Matteo Salvini se li sia andati a cercare, rompendo ogni consuetudine di moderazione di linguaggio quando si tratta di rapporti internazionali.

Sono affermazioni per lo più fondate e facilmente sostenibili. Acqua si direbbe, al mulino dell’opposizione. Solo che l’opposizione non c’è. Questa grottesca anomalia fa sì che molti degli strali lanciati al di qua delle Alpi finiscano per avere per obiettivo il Popolo Italiano.

Che in maggioranza non è antieuropeista né può dirsi sostenitore delle stravaganze che cadono più frequentemente sotto gli occhi di allarmati analisti stranieri. Che il coro di sfiducia che dall’Europa si fa sentire fino in Italia costituisca una palla al piede per il Governo, è da escludere. Nella propaganda soprattutto leghista ciò è determinato, invece, dalla constatazione che con “questi qua” al Governo l’Europa non può più permettersi di trattarci come sudditi e che cominciano ad aver paura di un’Italia che si sarebbe desta agli squilli di Matteo Salvini e di Luigi Di Maio.

Spesso le peggiori bugie sono quelle costruite su di un minimo di verità. È vero che per anni la nostra politica Europea è stata incredibilmente remissiva e che molti alti funzionari italiani abbiano preferito ottenere plauso e riconoscenza in Europa a scapito degli interessi italiani. Come pure è difficile oggi, quando un Salvini fa lo spaccatutto per accaparrarsi consensi e voti, sostenere che certe cavolate non siano ascrivibili ai cattivi istinti di tutto il Popolo Italiano.

Certo è che i mentori europei che non fanno mancare al nostro Governo quegli ammonimenti che avrebbero fatto meglio a far arrivare ben prima d’ora, stanno facendo un buon lavoro in favore del Governo e di Salvini in particolare. E, poi, si arriva alla grottesca situazione per cui quell’opposizione che invano cerchiamo di capire dove sia finita, sempre più appaia alla gente come un “prodotto esotico”. Che, di conseguenza, fa apparire smargiassate e pericolose scelte come la vera politica nazionale.

Ecco un’altra conseguenza della mancanza di un’opposizione che sia veramente tale, viva e vivace. Quegli ammonimenti che oggi ci prevengono dall’Europa sarebbero un forte sostegno ad un’opposizione di cui si avvertisse una presenza coerente ed attiva. Sono oggi invece il contrario. Non si aiuta chi non esiste.

Aggiornato il 18 settembre 2018 alle ore 16:08