Mattarella: “Su Genova servono scelte concrete”

venerdì 14 settembre 2018


Un mese dopo il crollo, Genova “attende scelte concrete”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento sul Secolo XIX e sulla Stampa, parlando di una “tragedia inaccettabile” a cui bisogna reagire. “La città di Genova è stata colpita da una tragedia inaccettabile.

L’immagine che Genova ha dato di sé - e che rimane impressa nei nostri ricordi - in quei giorni di lutto e di smarrimento non è stata soltanto di profondo dolore, ma anche di grande solidarietà e di forza d’animo”, fa sapere il presidente.

“Una città colpita duramente, negli affetti, nella memoria, nella funzionalità, nella sua stessa essenza di metropoli dinamica e moderna, aperta al mondo e al futuro, è stata capace di non cadere nella disperazione. Quella stessa solidarietà, alta, responsabile, coraggiosa, disinteressata, che ha caratterizzato i genovesi e i soccorritori - che ringrazio ancora, dai Vigili del fuoco al personale degli ospedali - è la chiave di volta per superare la condizione che si è creata”.

Ieri il governo ha varato un decreto urgenze con misure per la città di Genova (oltre che per Ischia e il Centro Italia colpiti dal terremoto). Un provvedimento uscito da un non facile consiglio dei ministri e approvato “salvo intese” non senza tensioni interne all’esecutivo, tra M5S e Lega.

Restano irrisolti i temi principali: la nomina di un commissario alla ricostruzione e il ruolo di Autostrade nel progetto di ricostruzione del Ponte Morandi. Il premier Giuseppe Conte, che oggi sarà a Genova, assicura che presenterà il lavoro del governo al governatore Toti e al sindaco Bucci e ascolterà i loro contributi: “Non arrivo a Genova a mani vuote” ha detto ieri. Ma il nome del commissario arriverà successivamente con un dpcm, un decreto del Presidente del Consiglio.

Intanto Autostrade si dice pronta a realizzare, insieme a Fincantieri, il ponte sul progetto di Renzo Piano nel minor tempo possibile, soluzione invece invisa al vicepremier Luigi Di Maio e al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli.


di Redazione