Taccia e si vergogni

venerdì 14 settembre 2018


Un commissario Ue che nel suo Paese, la Francia, rappresenta un partito bocciato e letteralmente preso “a calci nel culo” dagli elettori tanto da diventare marginale e in via d’estinzione, deve tacere sulla politica, specialmente quella degli altri.

Oltretutto in Italia non girano e non crescono piccoli Mussolini, se non nelle ossessioni e nei travasi di bile deliranti dei cattocomunisti e dei radical chic. Anzi a dirla tutta, in Italia nel tempo hanno girato più facilmente e senza allarmi dittatorelli “in pectore “di sinistra, figliocci di Togliatti e dei Soviet, esperti di Lubianka e di molotov, ammiratori di Stalin e della dittatura del proletariato. Non solo hanno girato e rigirato senza che nessuno gridasse al pericolo dei gulag, ma si sono permessi di applaudire i carri armati d’Ungheria e in larga parte pure quelli Praga, per non parlare dei collegamenti fra Pci e Pcus e di molte altre opacità.

Insomma, stiamo raccontando della vicinanza tra politici italiani e politici di un Paese tecnicamente nemico e pericoloso, non fosse altro perché a capo del patto di Varsavia antagonista della Nato. Bene anzi male, in Italia nessuno si è mai scandalizzato né ha gridato al pericolo quando molti di quei signori figli di quella storia hanno assunto cariche di rilievo; eppure oggi con Matteo Salvini vicepremier si chiama in soccorso la commissione Ue.

Ecco perché Moscovici non doveva permettersi di scivolare in tale cafonata, tanto più sapendo i guai che il suo Paese e i suoi Governi hanno combinato e combinano all’Europa, a partire dall’attacco a Gheddafi e dalle manovre in Medioriente. Per non parlare del menefreghismo francese sul rispetto dei parametri e dei vincoli, sul divieto di dumping e sulla pratica della violenza e del razzismo nella difesa “Manu militari” del confine a Ventimiglia.

Insomma, ce n’è abbastanza per invitare questo trombone Ue a non permettersi mai più di insolentire Salvini, piuttosto che chiunque altro di qualsiasi partito, anche perché non è la prima volta che utilizza il dileggio a sproposito. Certo ci ha sorpreso anche la non reazione da parte di tutto il coro dell’informazione cattocomunista e radical chic; ci ha sorpreso il silenzio di alcune istituzioni, insomma se avessero offeso pesantemente un Governo di centrosinistra, apriti cielo, si sarebbe ritirato l’ambasciatore…

Ecco perché è ora di farla finita con le accuse di fascismo, razzismo, a Salvini e chi sia. Su certe cose non si può scherzare, anche perché piaccia o meno, sono stati gli italiani a votare democraticamente questa maggioranza. Dulcis in fundo, chi paventa catastrofi economiche, solo perché non c’è un Governo di sinistra o di centrosinistra, dimentica che se l’Italia si ritrova i guai che si ritrova è solo per colpa delle politiche cattocomuniste, dal miracolo economico in giù. Intelligenti pauca…


di Alfredo Mosca