Dl sicurezza: stretta su nolo veicoli contro jihad

Una stretta sui veicoli a noleggio contro il rischio che vengano usati per lanciarli contro la folla, come accaduto in diversi attentati jihadisti, da Nizza a Londra a Berlino, è contenuta nel decreto sicurezza che il titolare del Viminale, Matteo Salvini, intende portare in Consiglio dei ministri la settimana prossima.

Nel provvedimento - che in una bozza visionata dall’Ansa contiene 34 articoli - anche misure per gli sgomberi degli edifici occupati, il potenziamento dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alle mafie, la possibilità per il personale della polizia locale di accedere alla Banca dati interforze delle forze di polizia, l’estensione del Daspo urbano.

A motivare il dl, si legge nella bozza, “la straordinaria necessità e urgenza di introdurre norme per rafforzare i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, con particolare riferimento alla minaccia del terrorismo e al contrasto delle infiltrazioni criminali negli appalti pubblici”. Proprio in funzione di prevenzione del terrorismo, il testo prescrive ai noleggiatori l’obbligo di comunicare al Centro elaborazione dati delle forze di polizia i dati identificativi di chi richiede il noleggio di un autoveicolo e la comunicazione deve essere fatta “con un congruo anticipo rispetto al momento della consegna”. Il centro verifica e se ci sono situazioni sospette invia una segnalazione di allerta alle forze di polizia “per le conseguenti iniziative di controllo”. Ai fini del potenziamento dei sistemi informativi per il contrasto del terrorismo internazionale viene autorizzata la spesa di 16 milioni di euro per il 2018, 50 milioni per il 2019, 50 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2025. Il decreto amplia poi le zone dove può scattare il Daspo urbano includendo anche i presidi sanitari e quelle destinate allo svolgimento di fiere, mercati, pubblici spettacoli. Giro di vite, inoltre, per il fenomeno delle “occupazioni arbitrarie di immobili”.

Nei confronti dei promotori ed organizzatori “dell’invasione” vengono raddoppiate le pene con la reclusione fino a 4 anni (dagli attuali due) e le multe da 206 a 2.064 euro (ora sono da 103 a 1.032 euro). Il dl prevede anche la definizione di un Piano operativo nazionale per il contrasto delle occupazioni arbitrarie di immobili che stabilisce una ricognizione delle situazioni abusive ed un periodico aggiornamento “almeno semestrale”. Sul potenziamento dell’Agenzia beni confiscati alle mafie il provvedimento estende di ulteriori 70 unità la pianta organica ed individua le aziende confiscate “di rilevante interesse socio-economico” che necessitano di supporto per il proseguimento dell’attività.

Aggiornato il 13 settembre 2018 alle ore 20:50