Congresso Uil, “piattaforma per lo sviluppo”

Il confronto con il governo e la proposta di “una piattaforma per la rinascita e lo sviluppo” che porti la firma dei sindacati e sia all’attenzione delle imprese e del nuovo Esecutivo: il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, apre il XVII congresso nazionale del sindacato lanciando un piano di azione, improntato sull’unità sindacale, che mette al centro cinque punti: investimenti pubblici e privati; nuovo modello di produttività; partecipazione; riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati; flessibilità del sistema previdenziale e prospettive ai giovani.

Lavoro e giovani su cui si incentra il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviato al congresso: è “importante proseguire lungo la strada della crescita e dello sviluppo così da favorire la creazione di nuova occupazione soprattutto fra i giovani”, scrive il capo dello Stato, esprimendo l’apprezzamento per “il ruolo determinante del sindacato nel dialogo su questioni economiche, sociali e del lavoro, tenendo conto dell’interesse generale del Paese”.

Barbagallo, la cui rielezione alla guida della Uil è attesa sabato, a conclusione dei lavori, si rivolge quindi al governo e a Cgil e Cisl (domani intervengono il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, e le segretarie generali dei sindacati, Susanna Camusso e Annamaria Furlan). Al nuovo esecutivo Lega-M5s “ora diamo il tempo di governare: lo sottoporremo alla prova dei fatti”, dice Barbagallo, perché “esprimere adesso un giudizio, equivarrebbe a un pregiudizio ideologico”. Di certo, aggiunge, “non vi mancherà il lavoro. Non avrete il tempo di girare i pollici”.

Ma chiede il coinvolgimento ed il confronto con i sindacati: “Lasciatevi aiutare”. Senza ripetere “una contrapposizione” operata dal Governo Renzi, è il riferimento indiretto. “Perdonatemi, ma non resisto alla tentazione di una battutaccia: non mettetevi contro di noi, porta sfiga”, aggiunge poi senza mezzi termini. Sulle questioni specifiche, Barbagallo apprezza l’approccio mostrato da Di Maio sui rider ed in generale sulle nuove figure del lavoro 4.0 a cui riconoscere tutele. Ribadisce il no netto al salario minimo per legge (esistono già i minimi contrattuali fissati da ogni categoria, “si applichino quelli”). E riguardo alle pensioni insiste sulla necessità di andare avanti con la riforma della legge Fornero (per eliminarla “d’un colpo” servirebbero “70 miliardi, un’impresa titanica”). Ma sulla “quota 100” (somma tra età e contributi per andare in pensione), presente nel programma di governo, esprime “perplessità” perché “rischia di essere una beffa proprio per i più giovani” che entrano tardi e a tempo pieno nel mondo del lavoro. Sul fronte sindacale, infine, l’annuncio della decisione unitaria di Cgil, Cisl e Uil di candidare Susanna Camusso alla guida del sindacato mondiale Csi, che a dicembre eleggerà il nuovo vertice.

Aggiornato il 22 giugno 2018 alle ore 10:56