Semplicemente sconcertante

Semplicemente sconcertante è l’unico modo per aggettivare una scena che il Paese non merita. Luigi Di Maio e Matteo Salvini non si sposeranno mai e il fidanzamento è stato un ridicolo azzardo. L’abbiamo scritto sin dall’inizio che la Lega non avrebbe dovuto iniziare nemmeno per sbaglio questo teatrino con chi, come ha detto Silvio Berlusconi, non conosce le basi della democrazia.

Al contrario, Salvini si è fatto risucchiare dai grillini con i quali forse in modo incauto aveva stretto qualche accordo già prima del voto del 4 marzo. Gira voce infatti che il leader leghista, per contrastare un’altra presunta intesa, tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, avesse prima delle elezioni siglato un patto con i pentastellati in caso di stallo postelettorale.

Sarebbe questo il motivo della pervicacia con la quale Salvini stia tentando di miscelare acqua e olio, ovviamente senza alcun risultato come è oramai chiarissimo. Perché sia chiaro, se Salvini non avesse avuto l’incubo di Renzi, il governo di centrodestra con l’appoggio esterno o l’astensione di qualcuno sarebbe già partito. Del resto come saggiamente suggeriva Giorgia Meloni, bastava insistere come centrodestra perentoriamente per avere l’incarico e andare poi in Parlamento a chiedere la fiducia. Certo, il capo dello Stato forse non avrebbe stappato champagne, ma alla fine crediamo che l’incarico magari a Giancarlo Giorgetti sarebbe arrivato eccome. Per farla breve, si sono persi più di due mesi dietro le assurdità dei Cinque Stelle, per tornare al punto di partenza, meglio restituire la parola agli italiani. Ecco perché, specialmente dopo la sacrosanta riabilitazione del Cavaliere, per il centrodestra oggi tornare al voto significherebbe imboccare l’autostrada per vincere anche col Rosatellum.

Insomma piaccia o meno i pentastellati non possono essere, almeno per il centrodestra, quei compagni di viaggio con i quali affrontare in sicurezza la strada di un Governo. Al Paese serve un Esecutivo stabile, coeso e collaudato, serve perché i conti, la crescita e gli indicatori economici tutto sono fuorché quelli che il centrosinistra ha tentato di far credere a partire dalla situazione del sud. Dica basta Salvini, basta a queste scene sconcertanti, basta a Di Maio e compagnia cantante, dica basta e in autunno con Berlusconi in campo sarà vittoria e tutta un’altra musica.

Aggiornato il 15 maggio 2018 alle ore 15:42