Consultazioni di Roberto Fico al via

Partono. Anzi, ripartono le consultazioni per Roberto Fico. Nel suo ufficio a Montecitorio il presidente della Camera, che ieri ha ricevuto il mandato per verificare una possibile intesa per un governo M5S-PD, vedrà alle 14:30 il Pd e alle 18 il M5S.

Mattarella ha dato a Fico fino a giovedì per verificare la possibilità di una maggioranza parlamentare tra i due partiti per costituire il governo. “La nostra disponibilità al confronto c’è. È Fico il candidato a premier del M5S?”, dice il capogruppo dem al Senato Andrea Marcucci, che non è ottimista. “Non vedo le condizioni perché i programmi di Pd e M5s si possano allineare”, rileva - ma aggiunge che “le sorprese in politica sono sempre dietro l’angolo”.

Si tratta di un passo che spiazza il centrodestra. Coglie di sorpresa i dem e irrita Matteo Salvini. “È una presa in giro”, si indigna il leader della Lega, che punta a un’intesa M5s-centrodestra. Ma il tavolo è aperto. La condizione per un dialogo, dice il Pd compatto, è che Luigi Di Maio chiuda il forno con la Lega. E il leader M5S risponde con un lungo post in cui a Salvini dice: “Ci ho provato, buona fortuna”.

Un fatto importante, ammettono i dem vicini a Matteo Renzi, ma l’accordo è pressoché impossibile. Dopo aver concesso al M5S e centrodestra un fine settimana per registrare eventuali novità, Mattarella convoca Fico al Quirinale. Oggi, come detto, il presidente della Camera riceverà le delegazioni di M5S e Pd, che si presenteranno con i rispettivi programmi (con possibili sintesi su temi come il reddito di inclusione). 

Tra i dem la chiusura dei dirigenti vicini a Matteo Renzi è lapidaria e, fin d’ora, non sembra lasciare molti margini: “Eravamo, siamo e resteremo alternativi ai Cinque Stelle per cultura politica e programmi”, dice Orfini. “Sembrano insormontabili le distanze che rendono quasi impossibile l’accordo”, afferma Rosato. Ma governisti e minoranza insorgono, chiedendo un confronto in direzione: “Le dichiarazioni gravi e irrispettose di Mattarella superano ogni limite”, dice Francesco Boccia.

Aggiornato il 24 aprile 2018 alle ore 14:15