La politica si confronta al Vinitaly

lunedì 16 aprile 2018


Il Vinitaly si trasforma in un palco per quei politici, quasi la totalità, che sono immersi in una campagna elettorale senza fine. In giro tra i padiglioni, per celebrare il successo di uno dei settori trainanti dell’export del Made in Italy, Matteo Salvini e Luigi di Maio approfittano per consolidare le trincee.

In mattinata è il leader della Lega a invitare il capo politico del M5S a fare un passo avanti: “Gli offrirei un bicchiere di Sforzato perché si deve sforzare a fare qualcosa di più”. Poi aggiunge: “Spero che ci sia un governo in carica il prima possibile guidato dalla Lega per difendere il Made in Italy in tutto il mondo”.

Salvini glissa su Berlusconi: “Oggi non c’è spazio per la polemica”. E poi torna a parlare della necessità di fare un governo: “Io sono pronto, non dico no a nessuno, sono altri che non hanno ancora deciso che tipo di vino bere”. La replica di Di Maio arriva nel primo pomeriggio: “Il M5S è al lavoro per un governo che dia risposte ai problemi del paese, chi si ostina a proporre un centrodestra unito propone una strada che non è percorribile e che può anche fare un danno al Paese”.

Anche perché il centrodestra non è affatto unito “come ha dimostrato al Quirinale”. Poi il capo politico pentastellato rilancia: “Noi non siamo fermi, lavoriamo per un contratto di governo sui temi per capire gli obiettivi comuni tra il nostro programma e quelli della Lega e del Pd. L’ipotesi del governo di cambiamento la proponiamo anche al Pd, voglio fare un appello al senso pratico di tutti, non ci si può fermare e bloccarsi sulle logiche politiche”.

Di Maio poi ribadisce la piena fiducia nel presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tra gli stand della fiera di Verona si muove anche l’ex ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina. Il segretario reggente del Pd, concorda con Di Maio: “In queste ore stiamo assistendo al disfacimento di quella coalizione”. Martina si riferisce alla diverse posizioni tra Salvini e Berlusconi sulla politica estera: “Non hanno la consapevolezza di che cosa vuol dire governare il paese. Questi balletti e tira e molla, queste ambiguità devono finire”.


di Redazione