Berlusconi: “Di Maio non dica cosa devo fare”

La parole di ieri appartenenti a Silvio Berlusconi scuotono un Quirinale vestito a festa per il secondo giro di consultazioni. Ne viene fuori un putiferio che rende incandescenti le linee telefoniche dei leader del centrodestra.

Matteo Salvini invita tutti alla responsabilità. Cerca di smorzare i toni e impara a parlare da premier. Ma il cav non ci sta e rilancia: “Non sta certo al signor Di Maio dire a Berlusconi quel che deve fare: è un compito che spetta agli elettori”. Berlusconi non ha nessuna intenzione di cedere alle richieste del M5S che insiste perché il Cavaliere faccia un passo di lato.

“Io ho il dovere di rappresentare i cinque milioni di cittadini che mi hanno confermato la loro fiducia, che credono nella nostra esperienza, nei nostri valori e nei nostri programmi”, dice secco a Primo piano Molise. “Forza Italia va avanti unita e si compatta intorno al suo leader, come è unito il centrodestra su un progetto politico e un programma con il quale ci siamo impegnati davanti agli elettori”.

Il Cavaliere torna a ricordare come i veti del Movimento 5 Stelle poco si adattino a una democrazia: “Se Di Maio si illude di rompere un rapporto di lealtà reciproca e di condivisione di valori che va avanti da vent’anni, nel centrodestra, non solo si fa delle illusioni, ma pecca di arroganza e di inesperienza”, spiega il leader di Forza Italia. “E dimostra di non conoscere nemmeno l’abc della democrazia”.

Insomma, all’indomani del secondo giro di consultazioni continuano volare stracci. E l’accordo tra le varie forze politiche sembra ancora lontano. Giorgia Meloni descrive un Berlusconi nervoso al Quirinale. Ma, immediatamente, Forza Italia smentisce: “Si tratta solo di normale preoccupazione in un momento politico di stallo”. “Fino a ieri sarebbe stato impossibile anche immaginare che qualcuno parlasse al posto suo”, spiega comunque la leader di Fratelli d’Italia al Corriere della Sera, “ma le cose cambiano. Se ne è accorto anche lui e si innervosisce”.

La Meloni ribadisce però l’unità del centrodestra: “Il tentativo del M5S di spaccare l’alleanza è evidentemente fallito, nessuno di noi è caduto nella trappola. “Chiunque dialoghi con Salvini sa che Salvini sta dialogando a nome di noi tutti. E per questo abbiamo ribadito che l’incarico di governo spetta al centrodestra che ha vinto le elezioni. E che è pronto ad arricchire il proprio programma con le proposte ricevibili di chi vorrà assicurare con noi un governo al Paese”.

Aggiornato il 13 aprile 2018 alle ore 13:03