Magari, adesso basta!

Caro Matteo Salvini, non si faccia prendere in giro ancora dai grillini e soprattutto, lei, non cerchi di prendere in giro, noi, gli italiani, perché siamo meno sprovveduti di quanto creda. Qui stiamo assistendo a una sequela di torte in faccia, di insolenze, di arroganze e prepotenze dei pentastellati da non credersi e lei le incassa tutte, perché? Perché accetta di essere trattato così e soprattutto perché insiste nel dialogare con chi non solo non riconosce il centrodestra in quanto tale, ma da secondo, pretende di essere riconosciuto primo? Ora delle due l’una: o ha già deciso di considerarsi subalterno a Luigi Di Maio, oppure il vero nemico di Forza Italia e Berlusconi è proprio lei per primo.

Caro Salvini, parliamoci chiaro, lei da una parte difende la coalizione dai veti dei grillini e dall’altra consente a questi signori di offendere a piacimento il suo più importante alleato. Come se non bastasse, più di Maio la maltratta come leader di una coalizione che secondo lui non c’è e più lei se la prende con Berlusconi che reagisce. Ora, il comportamento di Silvio Berlusconi alla vetrata, per le dichiarazioni di rito, sarà pure stato eccessivo, folkloristico, sbagliato, ma tutto ha un limite.

E dal primo giorno dopo il voto che i grillini ne dicono di cotte e di crude al Cavaliere e prepotentemente disconoscono Forza Italia e i suoi elettori. Non c’è stata dichiarazione dei “soldatini” di Beppe Grillo che non abbia insolentito l’ex Premier in modo non pesante, ma di più. È lei, caro Salvini, che fa? Di fronte a una precisazione di Berlusconi, che sarà stata improvvida ma non sgarbata e offensiva, parla di battutaccia e difende Di Maio?

Insomma, non ci siamo e lei sta giocando una partita che non piace a tanti elettori del centrodestra. Ecco perché diciamo magari adesso basta e lei Salvini dovrebbe mettere a tacere le offese e i diktat di Luigi Di Maio e guardare altrove, o trovare la forza di rompere la coalizione e vedersela da solo con Grillo. Del resto tutti hanno capito il giochino e siccome lei, caro Salvini, vive di una ossessione contro Matteo Renzi e per sillogismo forse contro Berlusconi, se vuole sposarsi con Di Maio dovrà farlo da solo. Ecco perché comincia a puzzare di bruciato la sua tolleranza con i pentastellati.

Salvini, lei ha solo due strade, o rompe con Di Maio e va con tutto il centrodestra, oppure rompe il centrodestra e va con Di Maio. A meno che, e questa potrebbe essere l’ipotetica terza soluzione, Di Maio non accetti Forza Italia al governo e la smetta con i veti ridicoli. Buon lavoro, ma ricordi che il trentasette virgola cinque per cento gli italiani lo hanno dato al centrodestra unito e che i grillini sanno camuffarsi molto, ma molto bene.

Aggiornato il 13 aprile 2018 alle ore 13:30