Messina, i furbetti del cartellino colpiscono ancora

A Ficarra, piccolo comune del Messinese, assentarsi e scomparire anche per ore è un tradizione. Un nuovo caso per i furbetti del cartellino scoperto dai carabinieri. Su 54 dipendenti, 23 tra personale in organico e articolisti sono stati indagati per truffa aggravata e continuata ai danni dell’ente pubblico per cui lavoravano, false attestazioni o certificazioni e per sedici di loro è scattata l’interdizione.

Tra loro c’erano anche dirigenti e persino l’addetta alla trasparenza e all’anticorruzione. Le indagini, partite nel 2016, hanno confermato i sospetti degli investigatori. Gli infedeli sono stati ripresi dalle telecamere anche mentre evitavano la timbratura dei cartellini, in modo da non far risultare i periodi di assenza e subire le conseguenti decurtazioni retributive.

Nel complesso sono state accertate 650 assenze arbitrarie per un ammontare complessivo di oltre 12.500 minuti. Tre dirigenti, dell’area tecnica, amministrativa ed economico-finanziaria, omettevano qualunque tipo di controllo e rispetto delle regole. Dunque al posto di lavorare si innestavano lunghe pause caffè, auto-concesse per sbrigare affari personali, andare al bar, fare shopping, dal meccanico o al mercato.

Aggiornato il 06 aprile 2018 alle ore 12:37