Strasburgo, Matteo Salvini: “Mai un governo con il Pd”

martedì 13 marzo 2018


Matteo Salvini parla da Strasburgo, uno dei cuori pulsanti dell’Europa unita. Parla di politica interna mentre tutti in Italia si chiedono quando e se nascerà il nuovo governo. Interrogato dai giornalisti smentisce qualsiasi accordo per le presidenze delle Camera che dovranno insediarsi il prossimo 23 marzo. “Smentisco i contatti sulle due presidenze. Non ho sentito nessuno. Leggo sui giornali di retroscena, ma non ho parlato con nessuno schieramento. E siccome i contatti li terrò io con tutti, ascolterò, come è mio dovere, Luigi Di Maio, Pietro Grasso e gli altri. Ma prima i conti in casa. Stasera stessa incontrerò gli alleati Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni”. Il leader del centrodestra aggiunge: “Sarebbe stata una scorrettezza incontrare gli altri prima di vedere i miei soci di coalizione”, precisa.

Smentisce, quindi, qualsiasi accordo con il Movimento 5 Stelle. “Con Di Maio i programmi sono molto diversi. Ha vinto la coalizione di centrodestra che però non è autosufficiente alla Camera e al Senato”. Fa sapere, sicuro, che la Lega non potrà allearsi “con chi ha male governato negli ultimi anni, quindi ipotesi di governi che prevedano Renzi e Boschi o Gentiloni sono inimmaginabili”. Salvini conversa con i giornalisti al Parlamento europeo. Risponde a una domanda su un eventuale governo con il M5S e anche in questo caso parla chiaro. “Il nostro obiettivo è quello di un governo di centrodestra, con un programma di centrodestra, e poi chi vivrà vedrà”, precisa.

“Noi stiamo lavorando a un programma di governo partendo da lavoro ed emergenza. Se su questo programma ci sarà una maggioranza, mi prendo il dovere e l’onere di governare. Non ho le smanie di andare al governo con chiunque. Se per andare al governo devo portare chi è stato bocciato al voto, allora no", chiosa durante la conferenza stampa. Poi si concentra sui temi caldi che riguardano Bruxelles: “Ho detto che saremo contenti di rispettare il tetto del 3%, che fa parte delle regole. Ma se devo trovare 31 miliardi di euro per aumentare l’Iva e le accise allora contratteremo con l’Ue in modo sereno per rispettare le esigenze italiane”. Infine tuona contro la moneta unica: “L’euro è e rimane una moneta sbagliata. Non c’è un’uscita solitaria e improvvisa. I nostri esperti stanno lavorando a un piano B”.


di Redazione