L’importanza di Berlusconi e la strada di Parisi

Può piacere o no, e con tutte le sue contraddizioni, errori, fallimenti e limiti, ma la storia un giorno dirà che la Seconda Repubblica, nata con la cultura del terrore giustizialista, ha trovato in Silvio Berlusconi l’alfiere che difese la malmessa democrazia Italiana. In questi anni in molti hanno provato ad emulare Berlusconi, o a distruggerlo, ma hanno fallito: dai vari imprenditori che sono scesi in politica, ai portaborse della Prima Repubblica trovatisi occasionalmente leader politici e che hanno provato a farlo fuori politicamente.

La sua forza, al di là del suo potere economico, sta nella sua capacità e genialità di essere in sintonia con il sentire comune del popolo; tra le abilità minori quella di scegliere i propri collaboratori. In molti pensavano (o speravano), anche dentro il centrodestra, che le elezioni politiche del 2018 si sarebbero svolte senza il Cavaliere. Certamente un periodo storico si sta concludendo e c’è nuovo fermento dentro il sistema politico; si possono osservare scomposizioni e ricomposizioni, ritorno a vecchie nostalgie e antiche bandiere, l’aggrapparsi a vecchie certezze e al potere residuale che questo ancora permette.

È in questo panorama politico che potrà dire la sua il movimento di Stefano Parisi, Energie per l’Italia (Epi). In una leale competizione, Epi rappresenterà un valore aggiunto alla coalizione di centrodestra, perché il suo potenziale bacino elettorale è quello del non-voto o dei delusi e dunque non toglierà nulla all’area dei moderati, ma anzi potrà fare la differenza. La missione di Epi è quella di dare una voce e una speranza a quella parte del Paese delusa dal centrodestra, ma anche dal centrosinistra. L’elettorato del centrosinistra si sta polarizzando sempre più tra una sinistra di ex comunisti che si ritrovano dopo l’abbraccio mortale con gli ex democristiani, e da un elettorato centrista che non si riconosce più nella brutta copia giovanile di Berlusconi. Energie per l’Italia in questi giorni sta definendo il suo profilo culturale e valoriale, da presentare al Paese, indicando agli elettori che solo il centrodestra, oggi, può fermare l’orda barbarica delle incompetenze dei grillini.

La settimana scorsa a Napoli si è svolto un grande approfondimento programmatico di Epi, mentre oggi e domani a Milano sarà presentato il programma politico del movimento, ispirato ai valori della tradizione liberale e popolare che crede nella responsabilità individuale, nella distinzione tra solidarietà e assistenza, in uno Stato meno invadente e responsabile nei confronti del cittadino di cui lo Stato è servitore, in una giustizia giusta e in una scuola che non dimentichi la nostra storia e le nostre competenze.

Aggiornato il 02 dicembre 2017 alle ore 10:00