Berlusconi: “Nel centrodestra siamo alleati, non concorrenti”

Intervenendo nella giornata di chiusura di IdeeItalia, la “contro-Leopolda” organizzata nel week-end da Forza Italia a Milano, Silvio Berlusconi ribadisce che “se il centrodestra vincerà le elezioni”, il prossimo Governo avrà 20 ministri, dodici che vengono dalla società civile e solo otto dalla politica: “Tre di Forza Italia, tre della Lega e due a Fratelli d’Italia”, aggiungendo che “dovremo fare spazio alla quarta componente del futuro centrodestra, che si sta formando con più di dieci rassemblement politici”.

Ho presentato il programma “ai nostri due alleati”, ha detto anche Berlusconi, che lo hanno “condiviso” e ora ci sarà “un appuntamento prossimo con un tavolo per definire tutti i punti. È un work in progress. Non siamo concorrenti ma alleati e come tali siamo contenti dei voti che prendono. Speriamo ne prendano il più possibile”. E a proposito del Movimento 5 Stelle: “Hanno un frontman, Luigi Di Maio, con un faccino pulito ma che si è iscritto a legge e ha fallito, si è iscritto a ingegneria e ha fallito. Ha fatto solo lo steward al San Paolo per vedere gratis le partite del Napoli”.

“Da gennaio in poi - ha proseguito il leader di Forza Italia - sarò presente in ciascuna delle Regioni italiane” per parlare con associazioni di categoria e con “i cittadini che vorranno ascoltarci”. “È un mio preciso dovere, come nel 1994 - ha aggiunto Berlusconi - scendere in campo per evitare che il Paese vada in una situazione grave e pericolosa. Lo farò con le forze di chi ha più di 70 anni ma si sente giovane intellettualmente e fisicamente. Io mi sento 40 anni e mi comporto da quarantenne”.  “Io con grande determinazione ho questa idea in testa. Dobbiamo vincere le prossime elezioni - ha concluso l’ex premier - chi crede supera tutti gli ostacoli. Chi crede vince”.

Berlusconi ha parlato per un’ora e venti spaziando di argomento in argomento, non solo del programma (con l’eliminazione del bollo auto sulla prima macchina, la flat tax, l’aumento delle pensioni) e delle alleanze. Ha anche raccontato del suo impegno internazionale per “far finire la guerra fredda” quando ha riunito a Pratica di Mare il presidente americano George Bush e Vladimir Putin nel 2002. Trovando il tempo di recitare a memoria il sonetto dalle Rime di Dante “Guido, i’ vorrei che tu, Lapo ed io”.

Aggiornato il 27 novembre 2017 alle ore 22:54