Bersani categorico: “Con il Pd ci vediamo dopo le elezioni”

“Per dirla con Catalano: l’unità è meglio... ma le cose sono un po’ più complicate. A Walter e agli altri che come lui fanno appelli, ricordo che non ho sentito nessuno segnalare problemi nonostante le sconfitte degli ultimi 3 anni. Mi si vuol riconoscere di avere uno straccio di idea di come battere la destra? Che avevo avvertito che c’era la mucca nel corridoio? Se restiamo in superficie con accrocchi e teatrini, la gente che ci ha mollati penserà: ‘eccoli qua, portano acqua al solito mulino e il giorno dopo ricominciano’...”. Ad un’alleanza pre-elettorale con Partito Democratico, Pier Luigi Bersani non ci pensa proprio. E lo ha dichiarato esplicitamente anche ieri a “1/2 ora in più” su Rai 3, dove ha ripetuto: “Proporre aggregazioni senza contenuti, senza mettere una riga, senza rimettere in discussione politiche e metodi di governo, quella gente che vota altrove continuerà a votare altrove”. Insomma, la gente “che è andata nel bosco, resterà nel bosco”.

L’idea di un campo del centrosinistra più largo possibile era riemersa anche ieri mattina a Bologna durante l’incontro “Ragioni e proposte per una coalizione di centrosinistra” a cui ha partecipato, tra gli altri, Giuliano Pisapia. Che, a quanto trapela da ambienti vicini al Romano Prodi, sarebbe in perfetta linea con il pensiero dell’ex Presidente del Consiglio, in viaggio per Washington e quindi assente all’appuntamento a cui erano invece presenti molti “prodiani doc”, come l’ex ministro Giulio Santagata o il senatore Franco Monaco. “Gli ulivisti stanno nei posti dove si lavora per unire. Ma io penso che ognuno il proprio lavoro lo faccio dov’è, nel posto dove si trova. Quella dell’Ulivo non è una storia che appartiene a un pezzo”. Così all’Ansa, l’esponente del Pd, Sandra Zampa ha commentato l’incontro di Bologna. 

Con il Pd “ci vediamo dopo le elezioni”, ha però ribadito Bersani ai microfoni di Enrico Lucci, conduttore del programma “Nemo” (Rai 2). “Dopo le elezioni, siamo pronti a parlare con tutto il centrosinistra e con tutto il Pd, anzi a partire dal Pd. Se ne parlerà con una piattaforma nuova, dipende dai rapporti di forza naturalmente, noi con la destra con ci stiamo”. Neanche con i 5 Stelle? “Quello è un problema che non si pone neanche perché loro fanno tutto da soli”, ha risposto l’ex segretario del Pd.

Aggiornato il 20 novembre 2017 alle ore 08:57