Renzi: “Sforzo unitario, la campagna elettorale è vicina”

martedì 14 novembre 2017


“Siamo alle porte della campagna elettorale e lo sforzo unitario che si chiede all’esterno va praticato all’interno, in primis da chi dirige e questo che vuol dire parlare del Paese e con il Paese”.

Così Matteo Renzi ha aperto ieri la direzione del Partito Democratico. In prima fila, ad ascoltarlo, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. “Noi - ha detto l’ex premier - siamo col treno nel Paese, il Pd è lì e a chi dice cancelliamo il passato per ragionare del futuro, dico che dobbiamo rivendicare con forza quello che abbiamo fatto. Certo ci sono stati limiti e difficoltà ma in questi anni si è prodotto un miglioramento del Paese. Abbiamo recuperato il gap, abbiamo rimesso in moto il Paese e abbiamo tanto da fare. Ma chi si esercita in richieste di abiura di quanto fatto non si rende conto di dove eravamo tre anni fa”. “Sulla rivendicazione del passato - ha aggiunto il segretario del Pd - non faremo alcun passo indietro. Ovviamente la sfida è il futuro e il futuro è una pagina totalmente bianca da scrivere e o la scriviamo noi o la destra. E noi dovremo deciderci se essere capaci di continuare una storia di progresso o tornare ad una storia che sembrava chiusa sei anni fa. Certo c’è anche Movimento 5 Stelle ma è ampiamente sovrastimato nei sondaggi e poi con questa legge elettorale o riesci nei collegi a stare sopra il 30 per cento o sei difficilmente competitivo”.

“Anche con le persone da cui siamo stati divisi da discussioni e polemiche - ha proseguito Renzi - c’è più sintonia che con gli avversari storici, non solo perché governiamo insieme in 14 regioni ma perché molte cose fatte le abbiamo fatte insieme. Non sarà il Pd a mettere veti o paletti alla coalizione più ampia possibile, forse abbiamo opinioni diverse sulla buona scuola ma non sulla necessità del tempo pieno anche al sud come al nord. Chi vorrà rompere lo dovrà fare in modo trasparente e chiaro perché da noi non troverà alcuna sponda”. E ancora: “Dobbiamo togliere dal campo” del dibattito sulle coalizioni “il tema dei diritti. Non è che facciamo lo Ius soli per fare l’accordo con Mdp. Lo facciamo perché un diritto è un diritto, senza scambiarlo in un accordo di coalizione. Cercheremo di farlo, senza creare alcuna difficoltà alla chiusura ordinata della legislatura, rispettando ciò che il governo e la coalizione vorranno fare, non pensiamo siano temi su cui fare l’accordo”.

“Mi hanno accusato - ha detto anche Renzi - di perseguire la filosofia dell’uomo solo al comando. Ma io invito tutti a dare una mano, nessuno escluso. Chiedo a tutti di essere aiutato in questo percorso. Per il mondo della sinistra voglio chiedere a Piero Fassino di darmi una grande mano vista la sua esperienza di segretario dei Ds”. Intanto in mattinata il segretario del Pd aveva incontrato una delegazione dei Radicali e di Forza Europa. “Con il Pd abbiamo avuto un incontro serio: è l’apertura di un percorso che richiederà altri passaggi”, ha detto Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani, dopo l’incontro. Benedetto Della Vedova, di Forza Europa, ha aggiunto: “Oggi si è avviato un percorso franco, serio, mi auguro utile ma che dovrà avere nelle prossime settimane uno sviluppo. Ci sono punti col Pd di contiguità e altri di diversità”.


di Redazione