Il Paese vi guarda

Volano gli stracci, le insolenze, le allusioni minacciose e come sempre tutto questo accade in una stagione che per gli italiani è più difficile che mai. Una cosa però è certa, se Matteo Renzi con “l’agguato” a Ignazio Visco pensava di fare il Robin Hood ha ottenuto l’effetto contrario. Il risultato è stato quello di assistere a una delle peggiori scene da film d’avanspettacolo degli ultimi anni e gli italiani in platea hanno visto tutto e bene.

Del resto, cosa pensare di un intervento tanto tardivo quanto scomposto, su un episodio intollerabile che doveva e poteva governarsi per tempo e in tutt’altro modo. Abbiamo già scritto, infatti, che il vero problema non è il governatore in quanto tale, ma un po’ tutta la sequela di anomalie che accompagna la storia di Bankitalia. Ecco perché fintanto che la politica non troverà il coraggio di riformare da capo a piedi l’ordinamento della Banca centrale, poco o nulla potrà cambiare. Intervenire oggi come ha fatto Renzi con la scusa dei risparmiatori traditi dopo essere stato Premier da ben prima che succedesse il peggio, non torna e non funziona.

Insomma, piaccia o meno le voci sugli scricchiolii, sui movimenti anomali di titoli e sulla gestione di alcuni istituti bancari giravano da parecchio prima del crack.

Per questo a volerla dire tutta la colpa dei mancati interventi, controlli e provvedimenti, semmai è in compartecipazione fra Governo, maggioranza e Banca d’Italia. Tant’è vero che il diktat di Renzi sul governatore ha scatenato una lotta senza quartiere dentro la maggioranza e l’Esecutivo che la dice lunga. Oltretutto, si tratta di una guerra di potere senza esclusione di colpi tutta interna al Partito Democratico, consumata di fronte a un Paese già stanco e indignato per mille ragioni. L’Italia, infatti, tutto è fuorché uscita dal tunnel della crisi e al di là delle chiacchiere è impantanata nei problemi di sempre.

La stessa manovra di stabilità in corso d’opera testimonia la scarsità di risorse, l’ossessione fiscale, l’incapacità di affrontare i veri nodi sociali ed economici. Insomma, si va chiudendo una legislatura governata dal centrosinistra che si è aperta male per finire nel peggiore dei modi. Il Paese non funzionava prima e non funziona adesso, anzi il clima è peggiorato per via di una immigrazione invasiva e incontrollata voluta dal Pd e dalla maggioranza. Resta la speranza e la convinzione che alla luce di tutto ciò gli italiani nella prossima tornata elettorale si facciano sentire con una scelta chiara e inequivocabile.

Aggiornato il 20 ottobre 2017 alle ore 20:55