Una sinistra che non incanta più nessuno

È indiscutibile che ovunque in giro per l’Europa la sinistra non incanti più nessuno, seppure lentamente la gente si è stufata, ecco perché in Austria come altrove prende bastonate elettorali.

Insomma, i cittadini passo dopo passo hanno capito le ipocrisie, le incoerenze, l’avidità di potere, l’arroganza e soprattutto che la “superiorità morale” è solo un imbroglio. Un imbroglio che reggeva da decenni, ma che alla prova dei fatti si è andato disvelando sempre più. Oggi ovunque la sinistra è nuda, appare in tutte le sue contraddizioni e imperfezioni, a partire dalla falsa superiorità sugli altri. Del resto non può bastare di riscrivere la storia a piacimento, di scatenare l’informazione per suggestionare, di creare salotti e cenacoli radical chic per gestire la cultura.

Con l’Euro e con l’Unione europea poi l’imbroglio del centrosinistra europeo e dei salotti illuminati del “rive gauche pensiero” è stato colossale. Del resto se l’hanno capito anche in Germania che pure è stata la più grande beneficiaria dei patti europei costruiti ad hoc, figuriamoci altrove. Oggi i cittadini, le popolazioni, non solo sono sempre più smaliziati, ma sanno valutare le scelte e le situazioni senza farsi condizionare dai falsi miti e dalle chiacchiere. Che poi in Austria la scelleratezza di una politica europea delle braccia aperte senza limiti all’immigrazione incontrollata, abbia pesato in modo determinante è vero.

Ma è altrettanto vero che l’immigrazione sia stata semmai la goccia di un vaso che si era andato riempiendo per tanti altri motivi. Sinistra e centrosinistra, infatti, hanno fallito un po’ su tutto in Europa, economia, austerity, politica estera, parrocchie d’affari, politiche sociali, insomma il sogno annunciato si è trasformato in incubo. Tanto è vero che dopo quindici anni non solo l’Europa è più divisa che mai, ma si è capito che tutto è stato costruito non per unire ma per recare vantaggi ad alcuni a scapito di altri. Non è servito come non serve nemmeno il ridicolo tentativo di questi anni di innescare il pericolo di una destra e un centrodestra reazionario, intollerante, sovranista ed estremista.

Insomma, non funziona più il concetto che la democrazia esiste solo con la sinistra, che la libertà è assicurata solo dalla sinistra, che solo la sinistra garantisca i principi e le virtù morali. Non era così e non è così, del resto anche in Italia i governi di centrodestra di Berlusconi pur con tutti gli errori, i conflitti irrisolti e i limiti, lo hanno dimostrato. Negli anni del Cavaliere non c’è stato l’olio di ricino, la caccia alle streghe, il coprifuoco e quant’altro di peggio si annunciasse da parte del popolo radical chic.

Anzi, a dirla tutta, a distanza di tempo ci si è accorti di quanto meglio siano andati quei governi rispetto a quelli da Monti in poi. Ecco perché la vittoria del centrodestra in Austria conferma solo che i cittadini credono sempre più nell’alternanza e la ricerchino sulla base dei programmi, dei fatti e non delle ipocrisie. Trascurare dunque le esigenze territoriali, schiacciare le sovranità a vantaggio di altre sovranità esterne, imporre condizioni in nome di presunte certezze e superiorità non funziona, anzi è pericoloso. La democrazia vive di diversità, di pari dignità, di pensieri antagonisti, di reciproco rispetto e non può essere esclusiva di nessuno. Meno che mai esclusiva di una sinistra che ha fallito ovunque e che anziché correggersi e mettersi in discussione, ha pensato solo ad attaccare selvaggiamente le idee alternative con la scusa del pericolo populista. Ecco perché il vento cambia, la gente vota liberamente, i governi si alternano e la “messa” in latino non suggestiona più nessuno, era ora e meno male.

Aggiornato il 20 ottobre 2017 alle ore 09:37