Fico: escludere “Porta a Porta” dalla campagna elettorale

“Quando faremo la delibera sulla par condicio proporrò che chi ha avuto la deroga al tetto ai compensi, perché ha un contratto da artista, non possa essere ricondotto sotto testata. Mi sembra il minimo sindacale”. Lo ha detto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, che rivolgendosi al direttore del Tg1, Andrea Montanari, nel corso della sua audizione, si è voluto ricollegare alla “discussione sul ruolo di Porta a Porta”, di cui sia il giornalista che la deputata di M5S Dalila Nesci avevano precedentemente parlato. “C’è un conduttore che per aggirare la deroga al tetto ai compensi ha un contratto da artista pur essendo giornalista e dall’altra parte ci sono tantissimi giornalisti senza un contratto da giornalista in Rai - ha sottolineato Fico - Questo è un paradosso, non possiamo prendere in giro gli italiani”.

Le regole della campagna elettorale per la tv pubblica vengono definite dalla commissione di Vigilanza con la delibera sulla par condicio e, secondo quanto normalmente previsto, per poter ospitare i politici nella fase prima delle elezioni, i programmi delle reti devono essere ricondotti sotto la responsabilità di una testata giornalistica. “Non so se la proposta del presidente Fico sarà approvata o no - replica Vespa - ma visto che ho lo stesso contratto dal 2001, temo che debbano essere annullate le elezioni degli ultimi 16 anni perché inquinate dalla presenza ‘artistica’ di Porta a porta in tutte le campagne elettorali”.

Aggiornato il 05 ottobre 2017 alle ore 16:54