Legge elettorale, primo voto in Commissione: no alle preferenze

Primo voto sulla legge elettorale della Commissione Affari costituzionali della Camera. La Commissione ha bocciato un emendamento di Mdp, a prima firma di Alfredo D’Attorre, che introduceva nel Rosatellum 2.0 la doppia preferenza di genere. Il relatore Emanuele Fiano aveva espresso parere negativo e la maggioranza che sostiene la legge ha bocciato l’emendamento. La commissione ha successivamente bocciato una proposta di modifica per il proporzionale. L’emendamento bocciato è di Mdp, ma altri analoghi sono stati presentati da M5s, SI e dallo stesso Mdp, con leggere variazioni l’uno dall’altro. Le tematiche i cui emendamenti verranno accantonati e non saranno dunque votati subito sono il voto disgiunto, le quote di genere, le firme a sostegno delle liste, le pluri-candidature, le soglie di sbarramento, e il tema del capo della forza politica. Parere negativo, oltre alle preferenze e ai sistemi alternativi, anche sugli emendamenti riguardanti il regione delle inelegibilità, le norme sul Trentino Alto Adige e quelle sulle minoranze linguistiche in Friuli Venezia Giulia, e la configurazione grafica della scheda.Fiano ha quindi espresso parere positivo a cinque emendamenti “tecnici”. Dopo una pausa di quindici minuti la Commissione comincerà a votare.

Sono solo quattro gli emendamenti al Rosatellum 2.0 che sono stati dichiarati inammissibili per estraneità di materia dal presidente della Commissione Andrea Mazziotti. Ne restano da votare 317. Sono stati dichiarati inammissibili gli emendamenti di Stefano Quaranta (Mdp) e Massimo Artini che reintroducevano il Mattarellum, prevedendo anche le primarie per i partiti per scegliere i candidati. Cassata anche una proposta di modifica di Elena Centemero (Fi) che proponeva la par condicio “di genere” durante la campagna elettorale in Tv. Via anche l’emendamento di Domenico Menorello (CI) che attribuiva alla Corte Costituzionale il compito di esaminare i ricorsi sul risultato delle elezioni. La Commissione tornerà a votare sulla legge elettorale domani alle 14. Dopo la seduta e prima dell’Aula, intorno alle 16, si riunirà l’ufficio di presidenza della Commissione per decidere come procedere il giorno successivo.

Aggiornato il 03 ottobre 2017 alle ore 21:51