Governabilità cercasi

Rubrica annunci. L’urgenza è identica a quella di una famiglia numerosa, disordinata e disperata, alla ricerca di una brava ed esperta colf per mettere in ordine la casa “comune”, in tutti i sensi: dalla Roma disamministrata dalla disastrosa e catastrofica Giunta Raggi, per poi puntare a Palazzo Chigi, a Bruxelles e all’Onu.

Inizio formulando una semplice domanda: “Perché si sono trovati sei (dico “sei”) miliardi di euro per bloccare l’afflusso di immigrati irregolari dalla Turchia del dittatore Recep Erdogan e non si è fatto altrettanto per la Libia?”. Forse, perché nel primo caso a esserne inondati di profughi economici sarebbero stati gli ex territori degli Imperi prussiano e austro ungarico, Paesi di Visegrad compresi? In fondo, lo sappiamo bene: mediorientali e asiatici sono ottimi mercanti, per cui se il nuovo, terrificante mercato di schiavi mi rende tanto (certo: ad alto rischio per i tristi carichi umani che non arrivano a destinazione. Ma che importa? Tanto il biglietto di sola andata è pagato in anticipo!), allora è giusto, dal mio punto di vista, che tu mi indennizzi adeguatamente, se vuoi portare a casa il doppio risultato di salvare vite umane e di arrestare il flusso di immigrati clandestini provenienti dalle frontiere esterne della Ue. Ergo: il povero Marco Minniti dovrebbe avere a disposizione la cassaforte di Bruxelles e Francoforte per mettere fine al calvario quotidiano degli sbarchi.

E qui veniamo al punto: con quale forza contrattuale Minniti e Gentiloni potrebbero battere cassa ai finti sordi di Angela Merkel, Emmanuel Macron e Jean-Claude Juncker? In un modo solo, direi: mettendo sul piatto la credibile Spada di Brenno della denuncia unilaterale dei Trattati di Schengen, della libera circolazione e di Dublino. Dopo di che, patti chiari: chi arriva viene riportato indietro, magari pagando noi a tunisini e algerini qualche miliardo di euro per attrezzare da quelle parti i campi di accoglienza per il necessario triage tra veri e falsi richiedenti asilo. Perché, statene pur certi, saranno soldi molto ben spesi.

L’ignoranza abissale dei nostri governanti e politici, infatti, ha perennemente la vista corta e cortissima. Ovvero, non riescono a rendersi conto che, oltre a far pagare agli italiani impoveriti costi stratosferici per la prima accoglienza (quattro miliardi/anno), costringono l’intera società con il loro folle “politicamente e filosoficamente corretto” ad accollarsi l’onere a lunghissimo termine, ben più costoso e occulto, della circolazione non autorizzata sul nostro territorio nazionale (ed europeo!) di un numero impressionante di clandestini che vivono di assistenza pubblica e privata, o vengono attratti nelle aree grigie delle attività e dei commerci illegali e abusivi, sovraccaricando all’inverosimile i compiti degli apparati repressivi e giudiziari.

Nessuno, mai (sempre per la solita perversa attitudine delle élite foucaultiane alla tolleranza verso chi delinque), si mette dalla parte delle vittime, ovvero dei cittadini super abusati dai reati commessi dalle comunità di immigrati irregolari e dal clima di assedio in cui vivono molte periferie italiane, ormai fuori controllo e fortemente degradate. Questo esercito di fantasmi senza permesso di soggiorno, tra l’altro, non è in grado di produrre alcun futuro per sé, ovvero pensioni, famiglia, figli. Ricordiamolo: più del 95 per cento di chi sbarca è maschio e giovane. Costoro dove troveranno le donne delle etnie di appartenenza da sposare? Per di più, in quello loro stato di persone presenti-non-presenti non contribuiranno in nulla (per ovvia mancanza di skill!) né alla crescita industriale nazionale, né verseranno un solo cent di tasse e di iva al fisco italiano. Quel mare di denaro dei loro ricavi in nero, infatti, sfugge a qualsiasi controllo, passando per i canali della spedizione di contante verso l’Africa e l’India attraverso le agenzie della Western Union, per arrivare poi nei villaggi più lontani e sperduti dove risiedono le famiglie di origine che, spesso, hanno venduto tutto ciò che avevano e si sono indebitate per pagare ai negrieri il così detto “viaggio della speranza”.

Ma il grande problema di una politica senza attributi non finisce qui. La Francia ha espresso il suo leader(ino) forte e la Germania, con ogni probabilità, darà un nuovo mandato alla sua Frau di Ferro. Noi, invece, stiamo andando pericolosamente alla deriva con un probabile, scellerato spezzatino di partitini e cespuglini, mancandoci il coraggio di fissare sia soglie drastiche di sbarramento all’attuale sistema proporzionale dettato dalla Consulta (ma vi rendete conto? La politica senza attributi che si arrende ai giudici, seppur i più autorevoli!), sia norme-capestro per impedire i cambiamenti di casacca, magari soltanto riformando i regolamenti parlamentari per non dare un solo cent di contributi a quei gruppi “artificiali” (non votati da nessuno!) che si formano dopo ogni scissione canonica. Continuiamo pure a farci del male, dunque, concionando sulle statistiche taroccate della finta crescita dell’occupazione.

Aggiornato il 03 agosto 2017 alle ore 20:06