L’illusione dei numeri

Vogliono illuderci con quattro numeri, all’apparenza positivi, perché ormai è l’umica cosa che riescono a fare. Parliamo di indicatori sull’economia, sul lavoro, sul Prodotto interno lordo, che oltretutto sappiamo bene quanto possano essere tirati da una parte o dall’altra, utilizzando la scaltrezza. Del resto basta interpretare solo alcune variabili econometriche, oppure escluderne delle altre per modificare il risultato finale. Ecco perché, guarda caso nei passaggi più difficili, escono fuori gli annunci clamorosi di un Paese lanciato verso il successo e il benessere. Insomma, Governo e maggioranza sanno bene che la propaganda è sempre la propaganda, per questo la utilizzano cavalcandola. Il fatto però vuole che gli italiani siano ormai talmente abituati a questa tecnica da esserne vaccinati alla grande. Oltretutto il nostro è un sistema Paese così sfasciato da non potersi accorgere nemmeno lontanamente di qualche frazionale favorevole, ammesso che sia. Ecco perché i titoloni, i servizi televisivi e le grancasse intorno alle statistiche e ai numeretti non cambiano e non illudono più nessuno.

Quello che, infatti, il Governo e la maggioranza fanno finta di non capire, scherzando con il fuoco, è che gli italiani avrebbero bisogno di ben altro per recuperare fiducia e volontà. Parliamo di un fisco veramente amico a fatti e non a chiacchiere ridicole come il nostro; parliamo di servizi pubblici efficienti e non da vergogna come i nostri. Gli italiani avrebbero bisogno che le notizie sugli scandali, le ruberie e la corruzione fossero più uniche che rare, anziché quotidiane e incessanti come sono. La gente avrebbe bisogno di non fare più le file da terzo mondo agli sportelli, di non aspettare mesi per una lastra in ospedale, di non raccomandarsi per un’iscrizione dei figli all’asilo.

Le persone avrebbero bisogno di vivere in un Paese sicuro piuttosto che pervaso da una immigrazione fuori controllo, che esaspera, provoca e preoccupa i territori. Per non parlare della burocrazia, della giustizia, delle banche e di tutto ciò che ci fa sprofondare nelle classifiche del mondo. Insomma, pensare di tranquillizzare gli italiani con quattro numeri che seppur positivi sono tutti da verificare e confermare, più che inutile è risibile. Siamo un colabrodo inefficiente e pieno di debiti accumulati per la mala politica, mala gestione, mala amministrazione delle risorse collettive, questa è la realtà. Ecco perché serve tutt’altro che i titoloni e i servizi d’apertura su qualche indicatore economico che si muove di un niente e che la gente non vede e non sente, ovviamente.

Aggiornato il 10 agosto 2017 alle ore 12:31