Scuola: aspiranti supplenti mandano in tilt il sito del Miur

Centocinquanta domande al minuto per il cosiddetto modello B, quello che consente agli aspiranti precari di indicare le scuole dove vorrebbero fare una supplenza nei prossimi tre anni, e il sito del Miur è andato in tilt mandando in crisi migliaia di candidati.

Il ministero è già corso ai ripari, lo ha confermato anche la ministra Valeria Fedeli (“il problema è già stato risolto. Stiamo lavorando h24 per prevenire problemi e intervenire subito”): è stata introdotta una modifica al sistema di inserimento in modo che il flusso di domande - che interessa potenzialmente una platea di circa 700 mila persone - fosse più fluido e ora la situazione si va normalizzando.

La scadenza del termine per la presentazione della candidature è stata fissata al 25 luglio. Manca una manciata di giorni e questo ha portato a una superconcentrazione di utenti sul portale dedicato. Si candidano per fare le supplenze brevi. Tra di loro ci sono precari che lavorano da anni nelle scuole e che sono ancora inseriti nelle graduatorie di istituto, abilitati, ma anche una bella fetta di neolaureati che non riuscendo a trovare altri lavori vogliono provare a giocarsi la carta dell’insegnamento. “Senz’altro nessuno si aspettava più di 700mila domande per il rinnovo delle graduatorie di istituto (significativa dello stato occupazionale del Paese) ma ciò non giustifica - afferma il segretario generale della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli - le enormi difficoltà che si stanno affrontando per la compilazione del modello B che indica le scuole prescelte per la probabile chiamata a supplenza”.

Il sindacalista, preoccupato per le ripercussioni sull’avvio del prossimo anno scolastico, chiede una “convocazione urgente” dei sindacati. “Il ministero - osserva Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale della Gilda - aveva previsto circa 300mila domande come lo scorso anno e invece ne sono arrivate oltre 700mila. Ad aggravare ulteriormente la situazione, la brevità dei tempi: 10 giorni contro i 45 dell’anno precedente. In realtà, non si tratta soltanto di un sovraccarico del sistema, perché arrivano numerosissime testimonianze di veri e propri errori del sistema”. La Gilda chiede quindi al Miur di prorogare i termini al 31 luglio e che sia data la possibilità di presentare il modello B in forma cartacea.

Aggiornato il 19 luglio 2017 alle ore 09:51