Salvini avverte il Cav, non demonizzi M5S

Nessuna alleanza con i Cinque Stelle ma il Movimento non va comunque demonizzato. Matteo Salvini se la prende con Silvio Berlusconi, colpevole di lasciarsi andare a giudizi “esagerati” nei confronti del partito di Beppe Grillo: “Dire che sono pericolosi è infatti un errore” secondo il leader della Lega, che pure riconosce che a Roma e Torino “hanno fatto meno di quanto ipotizzato”.

E poi, aggiunge, i 5 Stelle sono “labili: affermano una cosa il lunedì e il mercoledì si cambia”. Per non dire, aggiunge, che “se a parole su temi come sicurezza e controllo dell’immigrazione ci stanno seguendo” su altri si registra una distanza difficile da colmare, come nel caso del reddito di cittadinanza. Insomma, mette in chiaro Matteo Salvini cercando di fugare i sospetti su future alleanza, l’obiettivo resta “un governo di centrodestra”, ma “dire un po’ troppo che sono sfaccendati, disoccupati, non mi pare corretto”. E sempre rivolgendosi a Berlusconi il segretario della Lega ribadisce come la contesa della leadership sia tutt’altro che chiusa: a guidare sarà - afferma - chi “avrà più consensi”.

A meno che non si facesse avanti una figura terza: a quel punto “farei due chilometri di passo indietro”, assicura Salvini. Da parte sua anche Forza Italia, con Renato Brunetta, fa sapere di essere pronta a puntare a “un programma unitario di centrodestra” ma a partire da rapporti di forza che sono e resteranno chiari: “Berlusconi dice il 30 per cento; a lui è riuscito sempre tutto - afferma sempre Brunetta - e può riuscire anche questa volta”. Per gli azzurri, si tratta di una quota, che rappresenta “l’area del nostro voto potenziale e pensiamo che una grande ricollocamento di Forza Italia al centro della scena politica possa portare a quello che ai più sembra un miracolo. Ma è un miracolo certamente possibile”.

Aggiornato il 23 giugno 2017 alle ore 09:34