Prntt: “Lavoriamo con grande impegno”

Caro direttore, con un po’ di amarezza ho letto l’editoriale scritto da Angiolo Bandinelli, “Che fine ha fatto il Dalai Lama”, apparso nel suo giornale il 20 giugno 2017. Solo alla fine Angiolo, che ritengo tutt’ora una fonte di riferimento e ispirazione per il Partito Radicale, che rappresento alle Nazioni Unite, evoca il Global Committee for the Rule of Law e la battaglia in corso per il Diritto Umano alla Conoscenza. Quasi fossero delle toppe che un gruppo di persone, rimaste orfane di Marco Pannella, cercano di mettere sulle tante lacune che sarebbero emerse dopo la sua scomparsa.

Vorrei invece rivendicare che “Stato di Diritto” e “Diritto Umano alla Conoscenza” sono delle parole che non solo evocano la visione e l’azione di Marco Pannella in tutta la sua vita, ma che continuano ad essere animate da un impegno e da attività quotidiane. Solo dal Congresso del Partito Radicale che si è tenuto agli inizi dello scorso mese di settembre ad oggi possiamo stendere un elenco delle iniziative intraprese, che vanno dalla definizione del concetto “Diritto alla Conoscenza” firmato dal professore emerito Cherif Bassiouni e presentato in occasione di una conferenza dedicata al tema sotto il patrocinio del Senato della Repubblica a novembre dell’anno scorso, al convegno tenutosi al Senato francese due settimane fa organizzato dal Senatore e iscritto al Partito Radicale André Gattolin e che ha visto tra gli altri anche la partecipazione di Daniel Cohn-Behndit. Per non parlare della conferenza tenutasi al Senato della Repubblica ad aprile, a cui hanno partecipato personalità sia delle Istituzioni internazionali, come l’Osce e la Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa, che del mondo giornalistico e dell’Autorità Garante per le Comunicazioni. L’elenco da fare sarebbe sinceramente troppo lungo. Come al solito il tutto è sfuggito all’attenzione dei media però invito tutti, e innanzitutto Angiolo Bandinelli, a consultare il sito di Radio Radicale che continua la sua opera di servizio pubblico e di archivio nazionale.

Non a caso all’appuntamento al Senato francese ha partecipato anche il Venerabile Thubten Wangchen, membro del Parlamento tibetano in esilio e rappresentante tibetano a Barcellona da trent’anni. Chi conosce il mondo tibetano saprà tra l’altro che Wangchen si è formato insieme allo stesso Dalai Lama, ed è infatti impressionante vedere come si assomigliano nei modi di fare e di esprimersi. Anche lui al Senato parigino ha affermato il bisogno urgente di conclamare e affermare i diritti umani per tutti i Cinesi. Ma se lo ha fatto, sarà pure perché avevamo creato l’occasione per farlo no? Avremo pure in qualche modo incardinato il dibattito in tal senso? L’obiettivo principale del Partito Radicale con la sua iniziativa intitolata “Sos Stato di Diritto” incardinata all’Onu pochi giorni prima della scomparsa di Marco non riguarda forse proprio quel che evoca Bandinelli quando dice: “Sovranismi e localismi, fondamentalismi e settarismi di ogni genere si oppongono oggi, in ogni parte del globo, al riconoscimento di una universalità dei diritti della persona che invece appare evidente esigenza dinanzi agli incalzanti eventi che stanno attraversando il nostro tempo in forma epocale, tra sconvolgimenti territoriali e inarrestabili migrazioni”?

Da gennaio di quest’anno sono Rappresentante del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, alle Nazioni Unite. È facile notare che l’attenzione per quel fronte all’interno del Prntt era venuto a mancare negli ultimi anni e non solo sulla causa del Tibet o il Dalai Lama, con l’eccezione ovviamente di Marco Pannella stesso che ricordo essere l’unico politico occidentale presente all’ottantesimo compleanno del Dalai Lama a Dharamsala due anni fa. Ebbene, se si ritorna sul sito di Radio Radicale, si potrà vedere la tavola rotonda tenutasi nella sede del Partito a Roma il 26 aprile scorso, con la partecipazione della comunità tibetana e Amnesty International Italia. Se si andasse ad ascoltare, magari si noterebbe che le parole e le idee di Marco Pannella non sono morte con lui. Se si consultassero i siti dell’Onu e i documenti presentati si noterebbe che il Partito Radicale ha presentato delle dichiarazioni scritte sul tema della Regione Autonoma o Xizang. Inoltre, con la battaglia per lo Stato di Diritto, Democratico, Laico e Federalista, il Partito Radicale è impegnato sul fronte di tutte le persone oppresse, non limitandosi ai casi più noti, e dunque non a caso popolari, come quello del Dalai Lama. A tal proposito va in onda ogni domenica una nuova rubrica dedicata al lavoro dell’Unpo, in cooperazione con il Partito Radicale. Con la stessa Unpo, saremo presenti per la loro Assemblea generale al Parlamento scozzese la settimana prossima, dal 26 al 28 giugno, per continuare insieme ai tanti popoli oppressi la battaglia per il Diritto alla Conoscenza e lo Stato di Diritto.

È vero. Non sarà sufficiente, non saremo all’altezza di Marco Pannella, ma accusarci di inerzia o disattenzione verso le idee e le proposte di Marco mi pare ingiusto, nonché doloroso. Misureremo un primo risultato delle nostre attività nel numero degli iscritti transnazionali sui 3mila nuovi iscritti al Partito Radicale da raggiungere entro la fine di quest’anno per poter continuare il nostro lavoro. Sarei felice se alcuni di questi ce li potesse portare anche Angiolo.

Aggiornato il 21 giugno 2017 alle ore 10:36