Qualcuno chieda conto alla Germania del surplus commerciale

Dove mette i soldi la Germania, quei tanti e bei soldoni che lucra (un surplus commerciale enorme in danno di noi e di altri Paesi europei) esportando una valanga di beni e servizi ma in compenso non acquistandone? La massa di soldi di cui si è arricchita la Germania la dice lunga sul progetto imperialista (ormai realtà) nella Europa tedesca. I capitali tedeschi in eccesso vengono investiti da tempo in asset redditizi con i cui rendimenti i cari tedeschi si finanziano il proprio sistema pensionistico.

Sono oltre 60 miliardi di dollari quelli investiti dalla Germania negli Stati Uniti. E la Germania è, ad oggi, la grande creditrice insieme a Giappone e Cina. La banca centrale tedesca vanta ad oggi 860 miliardi di euro nei confronti della Banca centrale europea in base a un complesso sistema di pagamento per il trasferimento di denaro in tempo reale tra banche dell’Unione europea che si chiama Target 2. Donald Trump sta tuttora facendo molto, anche in nostro favore, perché, pizzicando la Germania e prendendola in castagna, sta lavorando per noi tutti costringendola a porre fine all’accumulo di capitali e smettendola di sottodimensionare la domanda interna in Europa che, lo si ripete, ci danneggia, insieme a tutti gli altri Stati europei. Oltretutto solo adesso che c’è Trump alla presidenza degli Stati Uniti viene fuori la megafrode da 32 miliardi rubati dalle banche tedesche al fisco.

Vi chiederete: il problema è tutto interno al loro Paese, ma così non è perché il caro Schauble, il ministro delle finanze tedesco fustigatore dei Paesi come l’Italia, sapeva e non ha detto, anzi ha bellamente nascosto la frode tedesca che vede quali responsabili i politici, dunque Merkel e amici in testa al governo, insieme ai più importanti banchieri e banche tedesche quali Commerzbank, HSH Nordbank, la banca del Baden-Württemberg, e la solita Deutsche Bank già condannata per riciclaggio e impelagata sino all’osso per lo scandalo derivati Mps.

La truffa tedesca “scoperta” solo oggi grazie al fatto che non c’è più Barack Obama a coprire e insabbiare con Merkel, ma risalente all’inizio degli anni Novanta, è un complesso sistema di raggiro delle imposte che ha sfruttato lacune di normazione. Insomma, la Germania ha tante cose da spiegare e da fare, come vuole e sta cercando di fare Trump, a nome ed a vantaggio di noi tutti. L’Italia dovrebbe sollevare la questione dall’interno dell’Unione.

Aggiornato il 16 giugno 2017 alle ore 12:01