Statali: sì del Cdm alla “Riforma Madia”

C'è il sì definitivo del Cdm alla riforma degli statali targata Madia. Tra le novità, che viaggiano su due decreti, le assunzioni 'extra' per i precari, un codice dei licenziamenti, la creazione del polo unico Inps per le visite fiscali e il riordino della valutazione. Gli effetti di una "pagella negativa" saranno determinati su un doppio binario: il lato economico spetta al contratto, quello disciplinare (che dopo 3anni può portare al licenziamento) all'amministrazione, in base al piano delle performance.

Ora "abbiamo le carte in regola", dal punto di vista normativo, per lo sblocco dei contratti nel pubblico impiego. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha commentato il via libera alla riforma. "I due decreti approvati mi consentiranno di dare la direttiva all'Aran e riaprire una normale stagione contrattuale", sottolinea. Prima di oggi, spiega, "la legislazione ereditata non ci consentiva" lo sblocco.

I decreti approvati dal Cdm, spiega la Madia, sono stati "valorizzati" rispetto alla versione iniziale, sulla base delle indicazioni arrivate "con i pareri parlamentari e l'intesa" raggiunta in Conferenza Stato-Regioni, come previsto da una sentenza della Consulta. Sentenza, tiene a precisare, "che non ha bocciato la riforma". Madia ha poi elencato le novità principali: "ci lasciamo alle spalle il cattivo reclutamento, si passa dalle piante organiche ai fabbisogni, superiamo i premi a pioggia pur differenziando la valutazione, rendiamo efficaci le sanzioni".

Aggiornato il 19 maggio 2017 alle ore 17:49