La Lidu, i Trattati  e il Servizio civile

La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo (Lidu Onlus), in occasione dei festeggiamenti del 25 marzo stigmatizza: in tempi di crisi è fondamentale risvegliare una coscienza europea facendo leva sull’operato di grandi italiani come Luigi Einaudi, Carlo Sforza, Gaetano Martino, e un giurista concreto che ha lasciato il segno nella stesura dei Trattati di Roma: Nicola Catalano.

Nella giornata di oggi, la Lidu, in occasione della vigilia del sessantesimo anniversario della stipula dei Trattati di Roma (25 marzo 1957), dedica una lezione del suo corso di formazione per giovani aderenti al Servizio civile dalla fondazione della Comunità Economica Europea e dell’Euratom. L’incontro formativo avrà luogo presso la sede nazionale della Lidu (Roma, piazza d’Aracoeli n. 12) dalle ore 13 alle 18. Le due Comunità sorte coi Trattati di Roma, infatti, assieme con la prima delle Comunità, quella Carbosiderurgica del 1951, hanno avviato il processo d’integrazione supernazionale attraverso cui s’è dato vita all’attuale Unione europea.

La lezione verrà tenuta dall’avvocato Riccardo Scarpa, un tempo stretto collaboratore di Nicola Catalano il quale, già consigliere giuridico dell’Alta Autorità della Ceca dal 1953 al 1956, contribuì, in qualità di esperto giuridico della delegazione italiana, alla stesura dei Trattati del 25 marzo del 1957, e successivamente fu giudice della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (7 ottobre 1958) e dal gennaio del 1960 presidente della Prima sezione della stessa. A Catalano si deve, in particolar modo, l’idea del ricorso in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia per questioni d’interpretazione del diritto comunitario, modellato sul ricorso alla Corte costituzionale italiana, che assicura l’uniformità d’interpretazione delle norme dello stesso nell’applicazione da parte dei giudici nazionali.

La Lidu indica così la via di un opportuno percorso di conoscenza degli eventi storici che hanno portato all’attuale Unione europea, per ottenere una coscienza di appartenenza che sia punto di partenza per i necessari miglioramenti di un’Europa futura, con una cittadinanza consapevole e produttiva. Ciò nella convinzione che certe contestazioni populiste siano frutto di una profonda ignoranza. “Quello che stiamo facendo è un corso di formazione per l’attività dei giovani volontari del Servizio civile, della durata di un mese - spiega il presidente della Lidu, Antonio Stango - Molti gli argomenti trattati coi 13 giovani aderenti alla nostra formazione in questo periodo, presso la nostra sede. Giovani che hanno l’opportunità di metabolizzare i grandi temi dei diritti umani, di acquisire competenze utili al loro futuro impegno di cittadinanza attiva, sia in Italia che all’estero”.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:45