Unesco: l’“allucinante”   astensione dell’Italia

Sì: per una volta ha ragione il presidente del Consiglio, per una volta si è d’accordo con Matteo Renzi: la risoluzione dell’Unesco sui luoghi santi del Medio Oriente, che oltraggia Israele e tutti gli ebrei, è “una vicenda allucinante”.

Non è la sola cosa “allucinante”. Più ancora della mozione lo è il voto astensionista dell’Italia; e allucinanti, infine, le affermazioni di Renzi. L’altro giorno l’Unesco approva, a larga maggioranza, una risoluzione di Algeria, Egitto, Marocco, Oman, Qatar e Sudan; una risoluzione che nega l’identità ebraica di alcuni siti di Gerusalemme, come il Muro del Pianto e il Monte del Tempio. Contro questa miserabile mozione si oppongono solo Stati Uniti, Gran Bretagna, Lituania, Olanda, Germania, Estonia.

E l’Italia? L’Italia si astiene. Un voto che suscita legittimo sconcerto e sdegno. Solo dopo le manifestazioni dinanzi alla sede dell’Unesco, le proteste, il premier Renzi si accorge che è accaduto qualcosa, e parla di “vicenda allucinante”; solo ora si accorge che circolano mozioni finalizzate ad attaccare Israele; solo ora dice che occorre “smetterla con queste posizioni”?

La mozione approvata dall’Unesco parla di “Haram el-Sharif” (“Il Nobile Santuario”), in arabo; ed elimina “Har ha-Bayit” (“Monte del Tempio” in ebraico). Non se n’è accorto nessuno? Si tratta di un vero e proprio negazionismo, non se n’è accorto nessuno? “Allucinante”, per dirla con Renzi. E ora che Renzi riconosce che questa è una vicenda allucinante?

La risoluzione Unesco, il cui titolo è “Palestina occupata”, definisce Israele “un potere occupante”, condanna quelle che definisce “le crescenti aggressioni di Israele, in particolare degli estremisti di destra”, disapprova “le restrizioni imposte da Israele all’accesso ai luoghi sacri”, si rammarica “per il rifiuto di Israele di concedere i visti agli esperti dell’Unesco”, si duole “per i danni causati dalle Forze armate israeliane”, deplora il progetto israeliano di costruire due linee tranviarie nella città vecchia di Gerusalemme e un “visitor center” a sud della Spianata. Ancora: si afferma che la porta di Mughrabi è “parte integrante della moschea al-Aqsa e della Spianata delle Moschee”, che le tombe dei patriarchi a Hebron e quella di Rachele a Betlemme sono “parte integrante della Palestina”. Infine, si deplora “con forza il blocco israeliano della Striscia di Gaza e l’intollerabile numero di vittime tra i bambini palestinesi”.

Sì, proprio un documento “allucinante”; un voto, quello dell’Italia, non meno “allucinante”. A quante e quali altre “allucinazioni” dovremo assistere?

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:57